Aeroporto, Bosi (FI): Finora solo palliativi per Peretola. Occorrono una pista pi lunga ed una bretella di rullaggio

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"Non si risponde certo con l'aumento dei banchi di accettazione, i cancelli di imbarco, i nastri di riconsegna dei bagagli e l'aumento dei negozi della galleria commerciale alla lenta asfissia che sta soffocando Peretola. Mi sarei aspettato qualcosa di più forte e concreto dal presidente Michele Legnaioli, ma so benissimo che la colpa non è sua".È quanto ha dichiarato il consigliere comunale di Forza Italia Enrico Bosi, esaminando le novità introdotte allo scalo fiorentino dopo le numerose proteste dei cittadini e dell'opposizione di Palazzo Vecchio."Parlare di collaborazione con Pisa è quasi patetico, dopo le dichiarazioni del sindaco Paolo Fontanelli, soprattutto conoscendo bene la realtà delle condizioni della linea ferroviaria che non è certo adatta per l'alta velocità – ha proseguito Enrico Bosi –. Peretola ha bisogno di due cose essenziali: il prolungamento della pista di almeno 150 metri, in modo da poter mettere lo scalo in sicurezza e impedire che «al primo stormir di fronde» ed in particolar modo in inverno, gli aerei vengano dirottati perfino a Forlì (come per esempio è accaduto per il volo Londra/Peretola di pochi giorni fa). Inoltre, l'aeroporto ha bisogno di una bretella di rullaggio, necessaria per facilitare i voli e accelerare i tempi di decollo. Per quest'ultima è pendente un ricorso di AdF, che ha poca speranza di essere accolto, perché le prescrizioni romane sono eccessivamente penalizzanti e quindi ingestibili"."Fino a quando questi due nodi fondamentali non saranno sciolti il Vespucci rimarrà uno scalo monco e non un vero aeroporto di terzo livello – ha concluso il consigliere di Forza Italia –. Senza considerare la pista parallela all'autostrada che, se fosse state realizzata, avrebbe risolto tutti i problemi di Peretola e ne avrebbe fatto uno scalo con i fiocchi. Firenze non chiede di più: chiede soltanto dignità per uno scalo che dovrebbe essere il biglietto da visita di una città famosa nel mondo e che, invece, dà un'immagine da terzo mondo". (uc)