Indirizzi societ partecipate, Varrasi e Valentino (Verdi): Ripensare alla privatizzazione del ciclo delle acque. Mas

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Ripensare alla privatizzazione della gestione delle acque da parte di Publiacqua, dedicare la massima attenzione alla questione del ciclo dei rifiuti e alla futuro inceneritore, andare avanti sul progetto di aggregazione delle aziende del gas toscane per costituire un polo energetico regionale. E' quanto chiedono Gianni Varrasi e Domenico Valentino, rispettivamente capogruppo e consigliere dei Verdi, in merito agli indirizzi programmatici per le società partecipate in queste settimane all'esame del consiglio comunale, in specifico per Publicqua, Quadrifoglio e Fiorentinagas.Per quanto riguarda Publiacqua, Varrasi ribadisce appunto come sia "necessario verificare la congruità economica, sociale e di tutela delle risorse ambientali. In questa prospettiva sollecitiamo la Regione Toscana a ripensare l'intero progetto sulle acque perché in alcune Ato si riscontrano difficoltà gestionali e insufficienza e maggiori costi per i servizi erogati".In merito al Quadrifoglio, il capogruppo dei Verdi concorda sulla inevitabilità dell'incenerimento dei rifiuti ma, sul piano politico, esprime una preoccupata astensione sul progetto dell'inceneritore a Case Passerini "perché non correlato a un serio progetto complessivo a livello di ATO provinciale". Secondo i Verdi, infatti, nella Provincia di Firenze, con una raccolta differenziata che può e deve arrivare al 60% dell'intera massa dei rifiuti, con una riduzione alla fonte dovuta a minori inutili confezioni cartacee e di plastica, si può legittimamente sostenere che devono essere bruciate circa 200.000-250.000 tonnellate di rifiuti. "Questa massa – precisa ancora Varrasi – va ripartita tra gli inceneritori già operanti e solo la parte restante eventualmente attribuita alla nuova struttura, a questo punto in possibili sinergie con gli ATO di Prato e di Pistoia". Il capogruppo dei Verdi entra poi nel dettaglio degli interventi da realizzare per ridurre l'impatto dei futuri impianti. "Le opere di mitigazione devono prevedere boschi di almeno 50mila piante, soprattutto salici e pioppi, che hanno la capacità di assorbimento di sostanze tossiche. Deve essere posta grande attenzione non solo alla differenziazione delle plastiche, ma anche della frazione organica, bruciando la frazione secca. Gli esperti – continua Varrasi – sostengono infatti che tali modalità producono quote insignificanti di diossina, anche se non va considerata solo quella rilevata giornalmente ma quella che si accumula nel territorio e nell'organismo delle persone e anche nel ciclo naturale e alimentare". Il capogruppo dei Verdi insiste poi sulla necessità di "consolidare la dimensione pubblica delle aziende dei rifiuti toscane, integrandole in opportune sinergie contro l'attacco economico dei privati, che minacciano di acquisire posizioni dominanti in Toscana".Infine Fiorentinagas. Varrasi si sofferma sul progetto di aggregazione delle aziende del gas toscane. "E' un progetto su cui siamo favorevoli purché preluda alla costituzione di un polo nella gestione e vendita del gas a difesa del territorio toscano e successiva elaborazione di politiche energetiche sempre meno costose e inquinanti. Dobbiamo costruire politiche che ci affranchino, almeno parzialmente, dalla dipendenza dal petrolio, producendo energie alternative e utilizzando quelle naturali così abbondanti sul territorio toscano, in competizione con monopoli italiani e stranieri. Firenze e la Toscana devono fare la loro parte per ridurre l'effetto serra – conclude Varrasi – e nel contempo diminuire il costo dell'energia che impoverisce singoli, famiglie e imprese e arricchisce pochi petrolieri e mediatori". (mf)