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Questo il testo dell'intervento dei consiglieri del gruppo di Rifondazione Comunista:«Il Gruppo consiliare di Rifondazione comunista condivide quanto espresso nella lettera aperta del Comitato cittadino Fermiamo la guerra, e chiede alla stampa locale di darne ampio risalto. Il ripudio della guerra, laddove condiviso, è fondamentale e deve informare ogni azione anche a livello istituzionale. Non possiamo considerare "eccellente" l'offerta formativa della città per l'apertura del Liceo dell'aeronautica, come affermato dal Sindaco, perché la nostra volontà è quella di operare e costruire una cultura di pace, a partire dai giovani».Questo il testo della lettera:«Lettera aperta al Sindaco di Firenze Leonardo DomeniciAvendo appreso la recente notizia della nascita alla Scuola di Guerra Aerea di Firenze del primo Liceo Militare dell¹Aeronautica, annunciata al Sindaco Leonardo Domenici dal Generale Leonardo Tricarico, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, sentiamo, come pacifisti impegnati da anni nella costruzione di una cultura di pace e nel ripudio della guerra come recita la Costituzione italiana, la necessità, di esprimere il nostro stupore e il radicale dissenso nei confronti delle dichiarazioni "trionfali" che hanno accompagnato tale evento.Stupore e dissenso non sono rivolti tanto (e non solo) nei confrontidell¹Aeronautica e del Generale Tricarico che, avendo fatto della guerra il suo mestiere, si adopera per indirizzare alla teoria e alla pratica bellica le nuove generazioni di soldati professionisti. Ma sono rivolti a Lei, Signor Sindaco, primo cittadino di una Firenze che si proclama Città operatrice di pace, che ha aderito al patto Majors for Peace in ricordo di Hiroshima e Nagasaki (le bombe atomiche, se non ricordiamo male, furono sganciate da aerei) nonché concesso il Suo patrocinio alla campagna Controlarms contro la produzione ed il controllo delle armi leggeri. Non è "una bella notizia" né vi è alcuna "eccellenza" (citiamo dal suo discorso)nell'elogiare l'Aeronautica militare, Arma la cui crescita è statadeterminante, come ormai i più sanno, per l'intensificarsi delle guerre dall¹inizio del Novecento ad oggi. Non vi è per noi alcun "prestigio" in un¹Aeronautica italiana che è stata fiore all'occhiello dei crimini delle conquiste coloniali dell¹Italia fascista in Libia e in Etiopia, in applicazione pratica delle teorie di quel Giulio Douhet che per primo capì, sciaguratamente, l¹importanza dei bombardamenti delle infrastrutture civili e delle popolazioni, per fiaccarne spirito e resistenza. Facciamo un po' distoria: grazie all¹illustre stratega, a cui sarà intitolato il neo Liceo Militare, la Libia è stata, non scordiamolo, per l¹Arma Aeronautica italiana ciò che Guernica fu in Spagna per la Luftwaffe di Hitler: un campo vivo su cui sperimentare le ultime tecniche di guerra. Da allora quante applicazioni pratiche "efficaci" del nostro celebrato e "rivalutato" italiano!! Le guerre hanno aumentato il loro potenziale distruttivo e prodotto sempre più vittime tra le popolazioni civili (il 93 % del totale). Così è stato nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq ed altrove. Per chi ama la pace non sono certo queste le teorie, le esperienze e i percorsi culturali su cui formare i giovani né sono queste le iniziative di cui la nostra Città può andare fiera. La invitiamo peraltro a una maggiore coerenza e a rivedere i suoi giudizi e preferire, assieme a noi, un sincero convincimento del ripudio della guerra, di ogni guerra, senza se e senza ma, per sempre.Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra»