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E' stato approvato ieri in consiglio comunale un ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista, per impegnare il sindaco «fino alla fine del mandato a mantenere interamente pubblica la proprietà di Casa spa, anche acquistando eventuali quote che altri Comuni volessero mettere in vendita».«Lo statuto di Casa spa, alla cui costituzione ci eravamo opposti hanno spiegato la capogruppo Anna Nocentini, Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti e la capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo Ornella De Zordo prevede la possibilità di ingresso dei privati, cosa che ne snaturerebbe la funzione anche se avvenisse in parte minoritaria. Per altro, gli indirizzi alla società approvati ieri, mettono Casa spa in condizione di operare sul mercato dei costruttori come partner privilegiato della pubblica amministrazione, la quale dovrà decidere se usarlo a pieno nell'impegno contro la rendita fondiaria o mantenere un basso profilo e assegnare a questa società poco più che il ruolo di amministratore dell'edilizia residenziale pubblica».«Anche ieri abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla forma della società per azioni nella gestione dei servizi pubblici hanno concluso e la necessità di ripensare questo modello, puntando a una gestione pubblica basata sulla partecipazione democratica e il controllo dei cittadini in forme organizzate: un percorso che si può attivare solo a partire da società interamente pubbliche». (fn)