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Far rimanere Publiacqua totalmente in mano pubblica. E' quanto prevede un emendamento alla delibera sugli indirizzi di Publiacqua presentato da Anna Nocentini, Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti (Rifondazione comunista), Ornella De Zordo (Unaltracittà/unaltromondo) e Gianni Varrasi (Verdi).«In questo emendamento - ha spiegato Pieri - si chiede che sia valutato approfonditamente, "sia dal punto di vista tecnico che politico" l'entrata del socio privato Acea SpA, "per quanto attiene alla qualità del servizio, convenienza sociale, economica e di tutela delle risorse ambientali" recuperando quindi al consiglio comunale uno spazio, non costretto dai tempi, per una decisione che segnerà il futuro di questo servizio». L'emendamento inoltre prevede anche una collaborazione con la Regione Toscana nella verifica dell'efficienza dei diversi ATO (ambito territoriale ottimale) in cui sono presenti soci privati e in cui "sono emersi gravi problemi sulla manutenzione delle reti, sul costo delle bollette e sulla gestione economico finanziaria".«E' indispensabile frenare l'accelerazione del processo di ingresso del socio privato, come previsto dalla delibera - ha aggiunto l'esponente di Rifondazione comunista - in un momento in cui in tutto il paese è aperta la discussione sui modelli di gestione dei servizi idrici e in cui regioni come le Marche e l'Umbria fanno una chiara scelta per la gestione tutta pubblica. Senza contare che nella nostra Regione si sommano decine di migliaia di firme sulla proposta di legge popolare che si contrappone alla gestione privata di questo bene comune». (mf)