Categoria
"Ben vengano gli indirizzi alle partecipate ma attenzione ai contenuti. Sulla delibera degli indirizzi delle aziende che a vario titolo si occupano di traffico e viabilità è giusto parlare, per la prima volta, di coordinamento e armonizzazione dei servizi e del conseguente riesame dei contratti di servizio, ma poi a ben vedere sui singoli indirizzi sono tante le cose che preoccupano". E' questo il commento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi in merito alla delibera sulle società partecipate nel settore della mobilità fiorentina."Se pensiamo sia giusto che con Firenze Parcheggi Spa sia "rivisto il rapporto in essere con l'amministrazione e il contratto di servizio" pensavamo che la parte economica fosse importante in questa revisione prosegue Toccafondi - mentre apprendiamo che sarebbe intenzione del Comune "ridefinire le tipologie dei servizi affidati, in modo da evitare duplicazioni con società operanti in settori affini, e la fissazione di criteri per l'utilizzo delle risorse, garantendo gli investimenti e lo svolgimento del servizio". Incomprensibile la parte degli indirizzi che il Comune dà alla società quando gli "suggerisce": "l'acquisizione delle quote azionarie dei costruttori nel project mobilità, con raggiungimento a termine di una quota pari a circa il 52% nella società di progetto da parte di Firenze Parcheggi stessa", così come dispersivo sembra essere la richiesta del Comune alla società di "condivisione e attuazione di scelte in tema di mobilità, sosta e gestione dei parcheggi con il Comune di Firenze" che intanto è passato al controllo del 49, 47% della stessa società. Inoltre scopriamo che Firenze Parcheggi dovrà "proseguire la collaborazione con l'amministrazione per la realizzazione di nuove ZCS"."Su Ataf Spa le cose si complicano ulteriormente spiega il consigliere di Forza Italia -. Tra gli obiettivi prefissati dal Comune di Firenze, che ne detiene oltre l'82% delle quote, c'è il raggiungimento del pareggio di bilancio in quattro anni, obiettivo da ricercare, secondo il Comune, anche con "incremento dei ricavi da traffico, da multe e da pubblicità", ovvero aumento delle tariffe, aumento delle multe degli ausiliari e aumento delle tariffe pubblicitarie". Sui costi si osserva anche che occorre attivare "interventi di risanamento riguardanti le macro voci di costo" tra le quali spicca "il raggiungimento di un costo medio del lavoro in linea con le medie di settore". Ma di Ataf ci preoccupa che ad oggi poco o niente si è fatto"."La perdita di esercizio 2003 è stata di 5 milioni e 400 mila euro contro una previsione di 3 milioni e 800 mila euro, e con una perdita 2004 di oltre 3 milioni euro, e con un previsionale 2005 che si aggira intorno ai 9milioni di euro di disavanzo"."Cifre prosegue Toccafondi - in 30 milioni di euro: 14 milioni per ripianare il deficit e 16 milioni per riposizionare l'azienda incrementandone il patrimonio netto. Questo per il Comune di Firenze è possibile solo conferendo ad Ataf Spa il deposito di Viale dei Mille, ma questo non basta e soprattutto non sta avvenendo".Toccafondi chiede quindi: "Chi metterà la liquidità?, il deposito verrà venduto?", e poi se esiste un piano industriale. "Inoltre gli altri comuni cosa hanno intenzione di fare?. Domande alle quali la delibera di indirizzi poteva rispondere conclude- invece ci accorgiamo che, invece di essere chiarite, le domande aumentano". (pc)