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"Questa per me è stata una giornata particolare e la vostra presenza qui, così numerosa, mi è di conforto. Voglio anche scusarmi per il ritardo: infatti oggi e fino a poco fa ho partecipato per nove ore ad un processo che mi vedeva imputato". Si è aperto con toni di amarezza il saluto del sindaco Leonardo Domenici nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove oggi si è tenuta la tradizionale cerimonia per gli auguri natalizi alla città. Dopo aver salutato e ringraziato per la loro quotidiana attività i ragazzi delle associazioni scoutistiche Agisci e Cngei, che partecipavano all'evento e che lo hanno chiuso con un coro natalizio, Domenici ha spiegato: "Il processo che si è celebrato oggi, si riferiva alla decisione di tagliare quattro alberi nella zona della Fortezza da Basso, peraltro già ripiantati, per problemi legati allo svolgimento di una importante manifestazione fieristica. Ma non è questo il punto. Voglio dirlo chiaramente. Io sono convinto del tentativo che come amministrazione comunale stiamo cercando di portare avanti, per il cambiamento e l'innovazione di questa città. Pur con degli errori, ed in presenza di una situazione difficile per la scarsezza di risorse, e per i tanti problemi che la politica del governo certo non ci aiuta a superare. Però a volte mi chiedo se valga la pena davvero portare avanti questa politica, queste scelte, questo impegno per la novità e per il cambiamento. Stasera, alla fine di una giornata come questa, mi verrebbe da pensare di no. Ma domani è un altro giorno. E poi ripenso a quello che facciamo, penso ad esempio che solo pochi giorni fa abbiamo annunciato la decisione di triplicare gli alberi che ripianteremo in città: e allora dico che è giusto andare avanti, anche qualche volta è difficile capire e farsi capire". "Anche perché non vorrei che qualcuno - ha aggiunto Domenici potesse pensare che il sindaco ha qualcosa di personale da guadagnare per queste scelte, come è purtroppo già successo in passato per la storia della Firenze Parcheggi"."Ma proprio per questo ha proseguito Domenici rivolto ai cittadini che affollavano il Salone - è importante il vostro contributo. E alla domanda che fare?' rispondo che si deve cercare di andare avanti. Con uno sforzo comune e congiunto, naturalmente ognuno con le proprie responsabilità, come è successo con il percorso di partecipazione sul programma di mandato che si è appena concluso. Dobbiamo andare avanti promuovendo l'idea di una cittadinanza attiva, in un cammino dove si fanno le cose con il coinvolgimento e la corresponsabilità"."Con la speranza che sia questo sia un periodo non solo in cui festeggiamo ma anche riflettiamo ha concluso il sindaco - vi chiedo di cercare di andare avanti insieme, convinti e fieri di essere cittadini di Firenze. Vi auguro che sia un Natale sereno e ispirato al principio di solidarietà fra gli uomini".Più tardi, incontrando i giornalisti, Domenici ha precisato che la sua amarezza non è certo verso la magistratura "che fa il suo lavoro e per la quale ho il massimo rispetto"; ed ha aggiunto, ripetendo quanto già dichiarato al momento dell'arrivo dell'avviso di garanzia per il taglio degli alberi (scattato dopo la denuncia dell'allora soprintendente Valentino) che si tratta di "assurdi conflitti di compentenze fra poteri" e che "un soprintendente non può avere la stessa visione di insieme degli interessi generali della città, rispetto ad un sindaco". (ag)(ag)