Consiglio tematico sull'Universit, il sindaco Domenici: "Avanti con la concertazione fra Comune, Ateneo e Regione"

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Intensificare i rapporti fra Comune e Università, allargando la concertazione ai rappresentanti degli studenti e dei lavoratori dell'Ateneo e coinvolgendo anche la Regione Toscana. E' quanto ha detto oggi il sindaco Leonardo Domenici, intervenendo alla seduta tematica del consiglio comunale fiorentino aperto dedicato all'Università."L'università fiorentina non è più una istituzione separata e sradicata dalla realtà locale: in questo senso si sono fatti molti passi avanti – ha detto il sindaco - Certo abbiamo ancora strada da fare e dobbiamo continuare il nostro comune impegno, attraverso il tavolo interistuzionale già previsto dal protocollo fra Comune e Università. In questo quadro, dopo la riforma del titolo V della Costituzione, sarà importante coinvolgere il livello regionale e battersi insieme per una apposita legge che abbia fra i suoi obiettivi quello di sostenere i territori e le realtà locali dove si attivano politiche di ‘governance'". A questo proposito Domenici ha citato il lavoro sul Piano Strategico per l'area fiorentina e il dibattito sulle linee del Piano Strutturale. Una legge, ha aggiunto, che aiuti anche a risolvere "problemi drammatici come quello dell'edilizia e dei servizi per gli studenti"."Ogni processo di cambiamento implica dei problemi e siamo qui per gestirli e risolverli insieme, senza però rimettere ogni volta in discussione le scelte di fondo già prese – ha detto ancora il sindaco – E non possiamo neppure pensare che quel che accade qui si svolga in una realtà separata rispetto al quadro generale del paese. Sono contento che oggi da questo dibattito, da Firenze città della cultura, della ricerca e della formazione, si siano sottolineati principi che ultimamente vengono un po' troppo trascurati, e che si sia ribadito anche come la ricerca in Italia non sia un lusso, come in ricerca si investa troppo poco, e come non si possa definire automaticamente la spesa e gli investimenti pubblici come uno spreco. Noi non possiamo assistere passivamente all'impoverimento e al depauperamento di tutto ciò che è pubblico". "Perchè per dare una prospettiva di sviluppo – ha concluso il sindaco - c'è bisogno di investire sul futuro, c'è bisogno di ridare senso proprio ad una logica di spesa che non è spreco, ma è viceversa indispensabile per evitare un ulteriore depauperamento del paese: magari meno visibile di quello a cui già si sta assistendo, ma non meno grave". (ag)