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Dal 23 marzo al 13 aprile, 4 appuntamenti (il giovedì alle 21,15) con la comicità toscana al "Teatro 13, il Teatro che ride", la rassegna organizzata dal Quartiere 2 in collaborazione con il "Cantiere Arti & Spettacolo di Toscana", presso il teatro che prende il nome dal vecchio Quartiere 13, relativo alla zona di San Gervasio e Campo di Marte.Il Teatro 13, in via Nicolodi 2, un piccolo gioiello di arte Liberty, esiste, infatti, da oltre venti anni ed ora, in vista del completamento di alcuni interventi che permetteranno anche la realizzazione di una biglietteria, propone una rassegna di spettacoli curata da Andrea Bruno Savelli ed Andrea Muzzi. Il nuovo Teatro 13 è stato inaugurato nel 2005 e nel corso del suo primo anno di attività ha messo in scena una settantina di spettacoli.L'ingresso è ad inviti che possono essere ritirati presso la sede del Quartiere 2, in Piazza Alberti, 1/a.Primo appuntamento il 23 marzo con il monologo "Chiedo asilo nido" di Andrea Muzzi, Giampiero Pizzol e Andrea Bruno Savelli, diretto dallo stesso Savelli e interpretato da Muzzi, già conduttore del "Laboratorio Zelig" al Teatro di Rifredi. Il monologo, incentrato sul tema della paternità, sono evidenziate le ingiustizie patite in straniamenti lunari. Un surrealismo da favola che invade tutto lo spettacolo: dal testo, alla voce, al corp.Il 30 marzo sarà poi la volta di "Grogrè", tratto dalle Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, uno spettacolo di e con Marco Zannoni, con la regia di Angelo Savelli. Una sartoria fiorentina per signora e signorina o meglio, un laboratorio di taglio e cucito delle sorelle Olga e Annelda Pennetti; la loro vita silenziosa nel frusciare di stoffe e rasi, il voto "fatto al poero babbo" che le mantiene illibate e nubili a oltranza, il merlo Cecchino, unico maschio di casa, l'avvenente "Verduraiolino" che scende dalla collina con la sua carretta "pien di zucche e di fagioli", la "stagion de' fiori" e in quella, in una fatale sera di maggio del 1920
. fatti, atmosfere e personaggi scritti e interpretati da Marco Zannoni.Il 6 aprile arriva "Amamaz. Le disavventure di un vitellone romagnolo", di Giampiero Pizzol e Angelo Savelli, con Pizzol e Giampiero Bartolini, per la regia di Angelo Savelli. Qui il protagonista è un uomo depresso e sfortunato che pensa al suicidio. Il solitario Ottavio, che da anni insegue e sospira il matrimonio, ora può finalmente coronare il suo sogno. Ma proprio all'esplodere del fatidico "Viva gli Sposi!!" si rifugia, quasi a prendere fiato, nel bagno degli uomini, naturalmente occupato.Infine, il 13 aprile, "Decamerone. Le favole sensuali". Nato in una cantina a prato, scritto e diretto da Bruno Savelli, sarà messo in scena da Carlo Monni e da Marco Cocci. Gli altri protagonisti sono Valentina Banci, Giuditta Natali e Franco Casaglieri. La scena si svolge in un disastrato ospedale di periferia, dove due strani malati cercano con delle scuse di prolungare la loro permanenza nell'istituto, per poter continuare a curare la malattia che li affligge e che non gli da tregua: la solitudine. Ormai a corto di pretesti clinici, decidono di barattare la loro degenza in cambio di piccanti racconti boccacceschi. Con questo espediente anomalo e divertente, i due "malati immaginari" finiscono per coinvolgere nei loro racconti tutto il personale dell'ospedale, convincendolo a prolungare continuamente il loro soggiorno e quindi anche la rappresentazione teatrale.La rassegna teatrale, presentata dal presidente del Quartiere 2 e dal presidente della commissione servizi culturali, si avvale del contributo della sezioni soci dell'Unicoop di Firenze a Coverciano.Per ulteriori informazioni, telefonare allo 055/2767828. (uc)