“Un gesto indegno che profana un senso di appartenenza collettiva alla storia”. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi condanna il furto, avvenuto la notte scorsa, del cartello metallico recante l’iscrizione in tedesco 'Arbeit macht frei' ('Il lavoro rende liberi') posto all’ingresso dell’ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia.
“Nel 2008 - ha ricordato il sindaco -, come presidente della Provincia, organizzai un ‘viaggio della memoria’ per gli studenti fiorentini proprio al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Nell’occasione fummo accompagnati da Nedo Fiano, deportato sopravvissuto, che ebbe modo di raccontare la propria, terribile esperienza ai giovani perché non andasse perduta. L’idea di un ‘viaggio della memoria’ nacque dopo il gesto sconsiderato di alcuni giovani italiani che un po’ di tempo prima si erano introdotti nel campo di Dachau, fotografandosi a vicenda con addosso simboli nazisti e croci uncinate. Quando la polizia scoprì quelle foto e un giornale le pubblicò ne rimasi sconvolto”.
“Adesso - ha continuato - questo nuovo gesto folle e inconsulto profana un altro luogo di triste memoria e di appartenenza collettiva alla storia. Azioni di questo genere fanno pensare che c’è ancora tanto bisogno di memoria, di viaggi, di storia, di continuare a parlare ai ragazzi per non far dimenticare”. (edl)
Rubato cartello Auschwitz, il sindaco Renzi: Gesto indegno che profana la storia
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