La giunta comunale, nella seduta di ieri, ha approvato una variante al Piano regolatore generale che modifica in vario modo 74 aree della città. Si tratta, spiegano gli uffici, prima di tutto di una variante circoscritta ad eliminare le sole incongruenze o errori segnalati dai cittadini. Inoltre con questo atto si vuole anche rispondere a quelle proposte che, per loro natura, non incidono sulla pianificazione generale che l’Amministrazione con il nuovo Piano strutturale si avvia a ridefinire e che non prefigurano un aumento sostanziale del carico urbanistico. Tra le proposte di modifica presentate, alcune, 12, riguardano immobili di proprietà comunale o di istituzioni pubbliche per i quali è stata richiesta una diversa attribuzione di zona urbanistica a causa delle mutate esigenze interne agli enti stessi. Anche per questa tipologia è stato applicato uno screening per inserire nella variante solo quelle di limitata consistenza che non mutano gli equilibri urbanistici in atto. Per esempio, all’ex ospedale Meyer, grazie a questa variante, potranno essere realizzati uffici pubblico, un asilo nido e un museo.
Inoltre nell’atto approvato ci sono modifiche della classificazione di immobili ricadenti in zona omogenea A (tessuti storici del patrimonio edilizio esistente) per errata attribuzione (sostanzialmente si tratta di un cambio di classe catastale); oppure c’è l’attribuzione di destinazione urbanistica aderente al reale stato dei luoghi ad immobili ricadenti in zone D (a prevalente destinazione produttiva), con un cambio di funzioni. Tra le altre variazioni, l’attribuzione di zona omogenea A (centro storico) con ridefinizione del perimetro degli ambiti organici e conseguente classificazione degli immobili; cambio di zona per erronea individuazione e/o perimetrazione di attrezzature pubbliche e private esistenti; cambio di zona per erronea perimetrazione di attrezzature pubbliche e private di progetto per sopravvenute condizioni (sentenze del Tar, accordi sovraordinati, ecc.) e/o per modifiche, da un punto di vista urbanistico, non rilevanti e conseguente presa d’atto del reale stato dei luoghi; rettifica di errore di attribuzione di numero civico. (edl)