Il sindaco Renzi celebra i caduti di Pian dAlbero

Si è svolta questa mattina in piazza Elia dalla Costa la celebrazione dei caduti della battaglia di Pian d’Albero, nella quale persero la vita 39 tra partigiani e civili.
“Rivolgo innanzitutto un sentimento di cordoglio ai parenti delle vittime - ha detto il sindaco Matteo Renzi, portando il saluto della città -. La pace che abbiamo ereditato da oltre 60 anni deriva anche dal sacrificio di queste persone”.
La battaglia avvenne all’alba del 20 giugno 1944: l’attacco delle forze tedesche investì un centinaio di uomini. Per spezzare l’assedio, 39 tra partigiani e civili persero la vita in uno scontro sanguinoso, che segnò uno dei momenti più dolorosi nella lotta della Resistenza toscana contro il nazifascismo.
“Per mantenere vivo il ricordo dobbiamo far vivere la memoria - ha aggiunto Matteo Renzi - . Questa cerimonia è un pezzo di costruzione del nostro futuro. I fiorentini di domani devono sapere che la nostra indivisibilità sta nel fatto che noi non dimentichiamo e abbiamo voglia di costruire un futuro in cui la pace sia fondata sulla giustizia e non sulla menzogna”.
Alla commemorazione, organizzata dal Comune di Firenze, dal Comitato della memoria ai caduti di Pian d’Albero e dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) di Gavinana, hanno partecipato, tra gli altri, Mario Leone, presidente della Federazione regionale toscana associazioni antifasciste e della resistenza, Silvano Sarti, presidente dell’Anpi di Firenze, Giorgio Pacini, presidente dell’Anpi di Gavinana, Andrea Ceccarelli, presidente del quartiere 3, Gigi Mannelli, presidente dell’Affratellamento, e Rosanna Carresi, del comitato famiglie delle vittime di Pian d’Albero.
Il sindaco Renzi nel suo discorso ha ringraziato poi l’Anpi non solo “per quello che ha fatto e che fa, ma anche per quello che vuole continuare a fare”. E ha ricordato che l’associazione avrà una nuova sede in piazza Tasso, dove nascerà anche il Museo della Resistenza.
Tra i numerosi Gonfaloni presenti alla celebrazione c’erano quelli della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Firenze, dei Comuni di Figline Valdarno, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, Empoli e delle associazioni partigiane. (fp)