La tecnologia si sposa con i beni culturali: alle Murate nasce il Parco urbano dellInnovazione

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Inaugurato stamani dal sindaco Renzi il nuovo polo ‘hi-tech' con sette nuove imprese

Nasce un parco ‘hi-tech’ nel cuore della città. Il sindaco Matteo Renzi ha inaugurato oggi nell’ex carcere delle Murate il “Parco Urbano dell'Innovazione”: il nuovo centro per le imprese innovative del settore dei beni culturali del territorio fiorentino, che oltre ad essere punto di riferimento, polo di attrazione e punto di formazione e scambio, diventa sede di un qualificato gruppo di aziende, di laboratori e attività di ricerca, in un mix di tecnologia e cultura che porta Firenze all’avanguardia in Italia nel settore della tecnologia applicata ai beni culturali.
Si arricchisce quindi di una nuova funzione il complesso dell’ex Carcere delle Murate, che dopo decenni di abbandono ha vissuto negli ultimi 10 anni un esemplare intervento di recupero da parte dell’amministrazione comunale. “Le Murate erano un carcere, ora sono un luogo di libertà, un pezzo importante di città che è nel cuore di tutti i fiorentini – ha detto il sindaco Renzi - Qui trovano spazio e sede le case Erp, lo Spazio Urbano Contemporaneo, esercizi commerciali, il Caffè letterario e la Fondazione Kennedy: oggi la consegna delle chiavi a queste aziende è un ulteriore passo per la ricchezza, la cultura e la speranza di questo quartiere e della nostra città. Queste nuove aziende qui non solo potranno giocare le proprie carte, ma contribuiranno a fare delle Murate uno dei centri propulsivi del nostro territorio". 
Il nuovo Parco dell’Innovazione va ad occupare una parte significativa degli ambienti rimasti liberi, uno spazio di circa 1.500 mq. al primo piano, già allestito ed arredato in funzione della nuova destinazione. Sette per ora le aziende ospitate dal Parco, selezionate attraverso un concorso bandito dal Comune a cui hanno partecipato in trenta: le imprese troveranno alle Murate assistenza, consulenza, infrastrutture e servizi comuni; tutte pagheranno un affitto per i locali, e potranno anche disporre di un fondo comunale da 270 mila euro per la loro attività.
“Il Parco Urbano, oltre ad essere un progetto ambizioso, è un modo concreto di rispondere alla crisi: abbiamo bisogno di nuove imprese, di qualità, di innovazione – spiega il vicesindaco Dario Nardella - Un primo obiettivo è promuovere la contaminazione tra culture d'impresa tecnologiche e produzioni culturali, le due anime delle Murate; un secondo obiettivo è la valorizzazione economica della cultura e dell'innovazione per una città sostenibile, i due assi tematici chiave; in terzo luogo, vogliamo riuscire a fare di questo ‘ecosistema innovativo’ un ambiente pulsante di energia e di innovazione per tutta la Toscana”.
L'inaugurazione di oggi per la prima volta permette l'incontro delle sette imprese che si stanno insediando nel Parco con il Comune, la Regione e gli ulteriori protagonisti che troveranno ‘casa’ alle Murate, ovvero tre ‘spin off’ universitari: la Scuola Superiore di Tecnologie industriali, forte di quasi un decennio di esperienza nella gestione dell'Incubatore di Brozzi, che si occuperà di servizi alle imprese e di segreteria organizzativa del Parco; il Laboratorio Nemech dell'Università di Firenze, punto di sintesi delle eccellenze della ricerca dell'Università sui beni culturali, che avrà una presenza e un'area demo; la Fondazione Sistema Toscana, con le attività di comunicazione digitale e formazione, Polis e il Distretto Tecnologico, con le attività di promozione della ricerca applicata ai beni culturali e alla sostenibilità urbana, e le attività di trasferimento tecnologico. Tutto questo, praticamente accanto alla Facoltà di Architettura e le Facoltà Umanistiche dell’Università di Firenze.
“Di solito i parchi tecnologici sono ubicati fuori dalle città – spiega ancora Nardella - Noi abbiamo pensato di realizzarlo a pochi metri da un grande insediamento universitario, nel cuore di ciò che di più prezioso ha saputo esprimere la nostra cultura nei secoli: uno straordinario tessuto urbano, fonte di ispirazione ma anche luogo delle applicazioni innovative del domani”.
Il Parco dell’Innovazione rappresenta uno dei centri fondamentali del Distretto Tecnologico dei Beni Culturali e della Città Sostenibile, iniziativa regionale sulla ricerca applicata e l'innovazione, che vede Firenze con i suoi attori svolgere un ruolo propulsore, e di Polis, il Polo di Innovazione della Città Sostenibile, che del Distretto cura le attività di trasferimento tecnologico, e che ad oggi conta oltre 300 imprese aderenti.


(ag)