Il cantante Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, il presentatore Carlo Conti, l’ideatrice del premio Città di Firenze-Von Rezzori Beatrice Monti della Corte, l’associazione per bambini malati Dynamo Camp e il presidente dell’opera della Madonnina del Grappa don Corso Guicciardini sono le cinque personalità premiate con il Fiorino d’oro della città di Firenze in occasione di San Giovanni.
La cerimonia di consegna dei Fiorini si è svolta in Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, alla presenza del sindaco Matteo Renzi.
“I Fiorini d’oro - ha detto Renzi - sono ormai una consuetudine per San Giovanni, come il Calcio storico o i Fochi. Le caratteristiche più belle di Firenze non stanno nei libri di storia ma nella capacità di ciascuno di noi di farle vivere, la bellezza di Firenze non è l’essere un museo a cielo aperto ma una città che esprime ancora oggi un’idea per il futuro. La cerimonia di conferimento dei Fiorini ha un senso non solo per i premiati ma è per noi, perché prendiamo dal giorno del patrono l’invito per ripartire e andare avanti con lo sguardo proteso verso il futuro”.
“Firenze - ha continuato Renzi consegnando il Fiorino a Vincenzo Manes, fondatore di Dynamo camp - ha sempre avuto un rapporto tra finanza e attenzione agli ultimi, la finanza non è mai stata usata per mettersi in tasca i soldi ma per creare ricchezza e per restituirla sul territorio. Dynamo camp nasce da storia di un’azienda, è un luogo di speranza per i bambini a cui la speranza è tolta, di normalità per le famiglie che sono prive di normalità, in un luogo di bellezza per chi da troppo tempo sperimenta solo ciò che è brutto”.
Di Beatrice Monti della Corte Renzi ha sottolineato che “rimasta vedova ha deciso di continuare a ricordare l’opera del marito ma anche la vocazione letteraria del territorio del Valdarno ospitando ogni anno nella sua casa un rifugio per scrittori internazionali che lì possono trovarvi ispirazione e lavorare. Da qui nasce il premio Città di Firenze che Beatrice cura con passione e che rende questa città internazionale”.
“All’apice del suo successo - ha continuato Renzi riferendosi a Jovanotti - Lorenzo si rimette in gioco: lascia l’Italia per un anno e va negli Usa per suonare nel cuore dell’America. È come quei navigatori che partendo da un fiumiciattolo come l’Arno andarono a scoprire nuovi mondi e anche - nel caso di Amerigo Vespucci - a dar loro un nome, a dare un nome al futuro”.
Renzi ha poi evidenziato come Carlo Conti abbia “lasciato un posto sicuro come impiegato per inseguire un sogno e ha imparato a rischiare”. “Ma di Conti - ha sottolineato il sindaco - mi piace ricordare come, in una tv dove le persone sono finte e costruite e l’apparenza spesso batte la sostanza, lui non è così. Conti esprime un’idea bella di Firenze. La bellezza più grande è quella dei rapporti umani contro la solitudine del nostro tempo”.
Infine, consegnando il Fiorino a don Corso Guicciardini, Renzi ha messo l’accento sul “legame tra le grandi famiglie della città e l’attenzione agli ultimi” e ha ricordato che il sindaco Giorgio La Pira conferì a don Giulio Facibeni, il fondatore della Madonnina del Grappa, il titolo di cittadino benemerito. “Oggi l’opera di Facibeni - ha concluso il sindaco - prosegue nella solidarietà e nella carità, portata avanti da don Corso”. (edl)
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Renzi: "Questi riconoscimenti sono l'occasione per guardare verso il futuro"