Sessantadue toscani nuovi Maestri del Lavoro, il sindaco Renzi: Meno burocrazia e pi semplificazione per far riparti

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La cerimonia di consegna delle "Stelle al merito" nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Sessantadue toscani, di cui 19 fiorentini. Sono i nuovi Maestri del Lavoro e che oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio hanno ricevuto la “Stella al merito del Lavoro” l'onorificenza istituita nel 1923 e annualmente conferita dal presidente della Repubblica. Alla cerimonia erano presenti, tra glia altri, il sindaco Matteo Renzi con l’assessore Sara Biagiotti, il prefetto Luigi Varratta, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi, gli assessori regionale e provinciale Gianfranco Simoncini e Antonella Coniglio, il direttore regionale del Lavoro Sergio Trinchella.
In apertura della cerimonia il sindaco Renzi ha voluto inviare un grande abbraccio a Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, i due Carabineri rimasti feriti durante l’agguato davanti a Palazzo Chigi: “A loro e all’Arma dei Carabinieri voglio dire pubblicamente grazie e voglio aggiungere che dobbiamo essere orgogliosi per le che Martina Giangrande ha pronunciato”.
“L’Italia – ha sottolineato il sindaco Renzi – è una Repubblica fondata sul lavoro, ma nella graduatoria fra i 31 Paesi Ocse sulle opportunità per agevolare il lavoro, siamo al trentesimo posto. La burocrazia con le sue norme complica un processo che invece dovrebbe essere snello. E ne sappiamo qualcosa anche noi amministratori pubblici. Servono 494 per realizzare un parcheggio di superficie, ma di esempi potrei citarne a decine. Quindi dobbiamo essere grati a chi si sta adoperando per semplificare le opportunità di accesso al lavoro”.
Inevitabile un accenno al nuovo governo e sulla sua durata: “Come ho avuto modo di fare lo scorso 25 aprile, voglio fare i migliori auguri a Enrico Letta e alla sua squadra. Perché fare il tifo per il Governo significa fare il tifo per l’Italia. Ci si chiede quanto possa durare? Non è mica una batteria di un telefonino... Il punto non è quanto dura, il punto è cosa farà. Magari se avrà bisogno di sei mesi in più per ridurre o dimezzare il numero dei parlamentari ben vengano i sei mesi se questo aiutare a semplificare”.
“La festa del primo maggio – ha concluso il sindaco Renzi – è l’occasione per riflettere sui morti e sugli infortuni sul lavoro, ma anche il tentativo di guardare avanti per il rilancio del nostro Paese. Questa festa è il riconoscimento per quello cha avete fatto. Per il cuore e la passione che avete messe nelle vostre attività. E oltre a voi vorrei rivolgere un saluto alle vostre famiglie per averti supportato e sopportato. Firenze, da questo meraviglioso Salone ricco di storia, vi dice grazie per ciò che avete fatto, con l’auspicio che questa giornata non sia un punto di arrivo ma per tutti voi un punto di partenza”.(fd)