Accademia dei Georgofili, inaugurato in Palazzo Vecchio il 260 anno accademico

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Il sindaco Renzi: "Questo tempo richiede un ritorno alla centralità della terra"

“Credo che questo tempo richieda un ritorno alla centralità della terra. Abbiamo bisogno di un grande investimento politico, economico, culturale, sociale e civile sul recupero di alcune grandi questioni. Lo chiede l’Italia, un Paese che esporta beni agroalimentari per 32 miliardi di euro, ma che avrebbe una domanda che è almeno il doppio. Noi abbiamo almeno 60 miliardi di mercato di prodotti ‘Italian sound’, che suonano italiano nel nome, e che non sono italiani”. Lo ha detto il sindaco Matteo Renzi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, portando il saluto della città all’inaugurazione del 260° anno accademico dell’Accademia dei Georgofili, alla quale ha partecipato, tra gli altri, Giampiero Maracchi, vicepresidente dell’Accademia fondata nel 1753 allo scopo di contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni all’agricoltura in senso lato, alla tutela dell’ambiente, del territorio agricolo e allo sviluppo del mondo rurale.
“Abbiamo una possibilità di investire sui temi che sono stati considerati dalla politica solo per addetti ai lavori - ha proseguito Renzi -, penso al settore del vino, che potrebbe essere una straordinaria opportunità, un’occasione economica importante e non solo un biglietto da visita di quella realtà culturale. La Francia esporta 11 miliardi di euro di vino, l’Italia 5 eppure i nostri vini non sono peggiori di quelli francesi. Noi siamo nelle condizioni di potercela giocare, se soltanto l’Italia torna a fare l’Italia, se torna a recuperare una dimensione di speranza, di visone e di orizzonte”.
“Il punto centrale - ha spiegato il sindaco - è che intorno agli argomenti di cui si occupa l’Accademia sta la centralità di un pezzo del futuro dell’Italia. In un momento di crisi e di crollo dell’occupazione l’agricoltura segna un + 6% e le tematiche legate al ‘ritorno alla terra’ segnano una inversione di tendenza. C’è bisogno, però, di un grande investimento di natura culturale, c’è bisogno cioè di far capire che questi temi non sono da addetti ai lavori e l’Accademia dei Georgofili può fare molto in questo senso”. “Per la città di Firenze è un privilegio e un onore poter accogliere, nell’ambito dei propri confini, l’Accademia - ha continuato Renzi - perché è una realtà che dice molto della nostra storia. Il dna di questa città è un tutt’uno con la storia dell’Accademia”.
“Mi piace pensare - conclude il sindaco - che l’Italia dei prossimi 20 anni sia nelle condizioni di poter fare capire che l’investimento in agricoltura, che il rapporto con la terra non è solo un modo di procedere ma è l’idea forte di uno sviluppo del Paese che sia solidale, che sia basato su dei valori e che sia anche in grado di recuperare la dimensione della gioia”. (fp)