Il sindaco Matteo Renzi ha incontrato questa mattina in sala di Lorenzo, a Palazzo Vecchio, le rappresentanze sindacali della Selex ES, a rischio chiusura dopo la presentazione del nuovo piano industriale dell’azienda che in Italia prevede 1938 esuberi.
All’incontro, promosso dall’assessore allo Sviluppo economico e lavoro Sara Biagiotti, erano presenti il vicesindaco Stefania Saccardi e i parlamentari fiorentini Luca Lotti, David Ermini, Francesco Bonifazi, Rosa Maria Di Giorgi e Maria Elena Boschi.
“Come città di Firenze - ha detto il sindaco Renzi -, insieme a tanti altri soggetti, stiamo cercando di monitorare con attenzione la vicenda della Selex, azienda pioniera dell’innovazione e che oggi vive un momento di difficoltà”. “La città farà la propria parte - ha continuato -. A noi non preoccupa solo che possa chiudere lo stabilimento di via Barsanti. Comprendiamo che si possa e si debba razionalizzare, ma preoccupa anche e soprattutto l’idea che non si scommetta sul capitale più grande che questa azienda ha, che è il capitale umano unito alla capacità di ricerca e innovazione”.
“Si tratta di quasi duemila esuberi a livello nazionale, della chiusura di due stabilimenti a Firenze e di altri in Toscana - ha proseguito Matteo Renzi-. Siamo disponibili a ragionare in modo concreto, ma non si prescinda dal fatto che stiamo parlando di un’azienda che ha tanto passato ma anche futuro”. “Anche da questa vicenda - ha concluso il sindaco - deriva un invito alla politica a fare presto. Facciamo fatica ad individuare gli interlocutori, ci sono i consigli di amministrazione che sono in scadenza, ci sono il governo e le commissioni che devono essere interlocutori naturali per una battaglia per difendere i posti di lavoro. Per tutti questi motivi trovo fondamentale che si possa fare il più veloce possibile nella vicenda politica. Da parte nostra siamo al fianco dei lavoratori non in modo ideologico ma concreto”. (fp)
In allegato un'immagine dell'incontro