Oggi pomeriggio il sindaco Matteo Renzi ha commemorato in Consiglio comunale don Renzo Rossi, morto questa mattina a Firenze. Don Renzo, uno dei sacerdoti più conosciuti della diocesi, il “prete dei poveri”, una persona che ha dedicato la sua vita alla relazione con l’altro e fiorino d’oro della città, era nato a Firenze nel 1925. In seminario conobbe don Lorenzo Milani di cui divenne amico.
“Oggi la città saluta don Renzo Rossi - ha detto il sindaco - e piange un grande fiorentino, che ha caratterizzato la sua vita con l’entusiasmo, l’allegria e la bellezza di un uomo capace di amare”. “Don Renzo, protagonista della storia del Novecento cattolico e del Novecento di Firenze - ha continuato Renzi -, era un cittadino del mondo, una persona capace di curiosità, non solo perché aveva vissuto tanti anni all’estero come missionario, ma anche perché aveva il desiderio di andare a scoprire terre nuove e di tornare a vedere le terre che aveva conosciuto”.
Dopo una lunga esperienza a fianco degli operai nelle fabbriche della città, tra gli anni ‘60 e ‘70, don Renzo Rossi chiese e ottenne di aprire la missione fiorentina a Salvador de Bahia, in Brasile, di cui é cittadino onorario. Per quasi 20 anni fece servizio nel paese sudamericano dedicandosi in particolare al servizio nelle carceri, primo sacerdote ad entrare nelle celle brasiliane, soprattutto a fianco dei detenuti politici. Tornato in Italia visse per brevi periodi anche in Africa, in Asia, in India, “tra i poveri, accanto a loro”, diceva sempre quando raccontava la sua vita ai giovani.
“Don Renzo usava tante espressioni dello slang fiorentino, ma oggi lo ricordiamo con una parola brasiliana, ‘saudade’ - ha proseguito il sindaco -. Abbiamo nel cuore già la nostalgia di ciò che Renzo è stato per molti di noi, credenti e non credenti”.
Nel suo commosso ricordo, il sindaco ha menzionato anche alcuni episodi che hanno contrassegnato la vita di don Renzo e ha parlato della sua grande passione per il Maggio musicale fiorentino, rammentando quando don Renzo chiese due biglietti per il concerto dedicato a Mozart dicendo che ne voleva due perché non sapeva se in Paradiso c’era Mozart.
Il sindaco ha anche ricordato che don Renzo è stato “il primo creatore di un rapporto con Salvador Bahia da cui è nato un gemellaggio e l’esperienza straordinaria di Agata Smeralda”. “Ci mancherà molto - ha concluso Renzi - lo ricorderemo nei prossimi mesi con alcune persone che gli hanno voluto particolarmente bene”.
Il Consiglio comunale ha ricordato, infine, don Renzo Rossi con un minuto di silenzio. (fp)