Il Vohabolario del Vernaholo Fiorentino, venerdì la presentazione nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio
La ‘c’ che diventa ‘h’ perché si aspira come appicihare invece che appiccicare, come cihala invece che cicala. E così via con oltre 3mila parole. E’ il vernacolo che diventa un vocabolario come una lingua vera e propria. E’ un’operazione culturale di grande importanza per il territorio quella costruita dalla casa editrice fiorentina Romano Editore insieme all’autore Stefano Rosi Galli. Un compito che ha richiesto all’autore molti anni di lavoro, di meticolosa raccolta e di controllo delle fonti, un impegno che la Romano Editore ha voluto onorare costruendo un volume insieme a sole maestranze del territorio. ll “Vohabolario” formalizza e registra una lingua viva che affonda le proprie radici nella tradizione popolare e letteraria. Non un richiamo culturale dal sapore antiquario, ma una vera e propria incursione nella toscanità attuale, simpaticamente orgogliosa, che non ragiona più del primato e del genio, ma si interroga nuovamente sul proprio ruolo linguistico nella dimensione globale del nostro dire e del nostro scrivere. Il volume è stato presentato in anteprima questa mattina (la presentazione ufficiale è venerdì 13 novembre alle 17 nel Salone dei Conquecento) dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani. “Un libro importante – ha detto Giani – che arricchisce la conoscenza della nostra peculiare identità. Questo del Vohabolario è un esperimento interessante, vivace e stimolante che valorizza le caratteristiche della nostra lingua e allo stesso tempo le rende cultura vera e propria”.
Giani ha anche aggiunto che “questa è un’opera che colma un vuoto, quello creato dalla globalizzazione che rischia di far perdere la conoscenza e l’amore per il territorio e le tradizioni ed è proprio questa la caratteristica peculiare dell’opera: quel senso di unione e unicità che caratterizza da sempre i fiorentini nel mondo”. L’autore Rosi Galli ha voluto trascrivere in italiano i termini toscani più difficili da riconoscere, spiegandone il significato e il modo d’uso più comune. Simpatiche e curiose sono le storie popolari che spiegano l’origine del vocabolo e le semplici note etimologiche, con esempi pratici che illustrano l’uso della parola nella vita quotidiana. Accanto al tradizionale elenco di definizioni (con oltre 3300 voci) si trovano circa 1800 modi di dire e proverbi tra i più curiosi e antichi, ma non solo: il volume è anche arricchito da citazioni letterarie, schede sui personaggi storici toscani oltre ad una utilissima guida alla lettura del dialetto con grammatica.
“Questo Vocabolario è stato creato perché siamo convinti che la costruzione di un buon futuro affondi le radici nel passato – hanno spiegato gli editori– il nostro desiderio è che in ogni casa di Firenze e provincia, e perché no toscani, ci sia una copia che possa servire da testimone tra le vecchie e le nuove generazioni. Per questo il libro è stato dedicato a tutti i toscani ed a tutti i fiorentini di nascita e di adozione. La dimostrazione è lo sforzo fatto per ottenere un prezzo decisamente popolare.” Il libro sarà presentato al pubblico venerdì 13 novembre 2009 alle ore 17.00 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. L’evento, al quale parteciperà il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, vedrà la partecipazione di personaggi accademici e del mondo dello spettacolo. Saranno presenti l’attore fiorentino Gaetano Gennai, l’attrice Daniela Morozzi, ci saranno ospiti come Narciso Parigi, il poeta Alberto Presutti e la bravissima cantante lirica fiorentina Sarah Chirici. “Vohabolario del Vernaholo Fiorentino e del Dialetto Toscano di ieri e di oggi”, Romano Editore, 424 pagine, euro 12,00. Disponibile nelle librerie e nelle edicole toscane, in molti punti vendita, presso la sede della casa editrice, online su www.romanoeditore.com . (lb)