Un albo di qualità per le discoteche fiorentine. Firmato il protocollo tra Amministrazione comunale, Prefettura e Sindacato locali da ballo

Anche le discoteche avranno il marchio Doc. E' una delle iniziative previste dal protocollo d'intesa siglato questa mattina dall'assessore alla sanità e sicurezza sociale Graziano Cioni, dal prefetto Achille Serra e dal presidente del sindacato provinciale imprenditori locali da ballo Silb-Confcommercio Carlo Caldini in attuazione di un analogo protocollo firmato a livello nazionale. La certificazione sarà rilasciata alle discoteche che si impegnano ad attivare le iniziative contenute nel protocollo e che per questo saranno inserite in uno specifico Albo di qualità."L'obiettivo di questo protocollo è tutelare i giovani – ha spiegato l'assessore Cioni -. Dalle indagini che abbiamo effettuato sul campo abbiamo rilevato un abbassamento dell'età dei consumatori di sostanze stupefacenti e l'intervento nelle discoteche è fondamentale. La collaborazione che oggi instauriamo con i gestori dei locali da ballo è un passo indispensabile perché la repressione da sola non basta a risolvere il problema ma si deve agire nel settore della prevenzione". Una prevenzione che inizia all'interno delle stesse discoteche sia con la presenza di addetti alla sicurezza adeguatamente formati (il corso di formazione è terminato qualche giorno fa), figure a metà strada tra la guardia giurata e il mediatore di rapporti facilmente riconoscibili sia con l'individuazione di alcuni spazi all'interno dei locali in cui gli operatori sociali possono avvicinare i giovani in funzione preventiva. "L'addetto alla sicurezza – ha aggiunto il prefetto Serra – non ha finalità di polizia, ma un ruolo di deterrenza e di rapporto stretto con le forze dell'ordine. La sua presenza ha l'obiettivo di scoraggiare lo spaccio e l'utilizzo di sostanze stupefacenti, l'assunzione eccessiva di bevande alcoliche, gli atteggiamenti rissosi che possono sfociare in atteggiamenti violenti e gli schiamazzi notturni che tanto fastidio danno ai cittadini".Tra le altre iniziative previste nel protocollo la promozione del consumo di bevande non alcoliche all'interno del locale, l'adozione di misure per ridurre l'impatto acustico e ambientale, l'agevolazione del primo intervento sanitario nei confronti dei frequentatori e la segnalazione alle forze di polizia delle situazioni di illegalità. (mf)