Movida, il presidente Benvenuti: "Importante il ruolo della politica. Anche i gestori prendano coscienza delle proprie responsabilità"
"L’intervento della magistratura che impone la chiusura dei locali in via dei Benci alle 22.00 per motivi di disturbo della quiete pubblica, interviene in una situazione di tensione tra residenti e gestori dei locali in molte parti del Centro Storico". Sulla questione Movida interviene il presdiente del Quartiere 1 Nicola Benvenuti che aggiunge: " Il Quartiere 1 - spiega Benvenuti- si è fatto più volte portatore delle istanze dei residenti: già il 17/06/2010 ha approvato il documento “Per un comune senso del rumore”, si è poi ripetutamente interfacciato con le autorità di pubblica sicurezza e con l’Amministrazione Centrale e ha mantenuto un costante dialogo con i cittadini delle zone più problematiche del quartiere (via Palazzuolo, piazza Indipendenza, San Lorenzo, Sant’Ambrogio, Santa Croce, San Niccolò, piazza del Carmine, Santo Spirito, la zona Leopolda/Paisiello, San Jacopino, piazza Puccini, etc.), fino al recente Consiglio aperto sul degrado del 2 ottobre 2013 . Ma la peculiarità di questo intervento deriva dal fatto che oltre un anno fa si era verificato un intervento analogo da parte della stessa magistratura che aveva portato alla chiusura di alcuni locali di via dei Benci indicando chiaramente la necessità di attivare meccanismi di regolamentazione della cosiddetta movida: parlammo allora pubblicamente di una “verità giuridica” contrapposta al muro di autogiustificazioni e di autoassoluzioni da parte di alcuni gestori. L’allora assessore allo sviluppo economico Dario Nardella, propose il cosiddetto “patto per la notte”, il cui effetto fu anche la riapertura dei locali sanzionati, che delineava una possibile via d’uscita attraverso la condivisione di obiettivi e valori di convivenza civile. Dopo il periodo di prova, è stato rilanciato nel 2013, ma non si è preso atto del nuovo quadro giuridico che si andava delineando in materia di libertà di impresa introdotto da varie leggi tra cui anche la cd Salva Italia (24 marzo 2012). Si è prodotto così un vuoto normativo e politico di cui il Quartiere si è fatto portatore presso l’amministrazione. Non abbiamo ancora potuto leggere il dispositivo del provvedimento. Ma a distanza di oltre un anno dal primo intervento della magistratura si deve prendere atto della necessità della politica per risolvere anche questo tipo di problemi e spingere i gestori dei locali a prender coscienza delle proprie responsabilità". (lb)