Ataf, De Zordo: "@comunefi è un account istituzionale. Il tifo contro i lavoratori in sciopero non è tollerabile"

"Il nervosismo di Renzi sulla situazione politica nazionale che sembra abbattere le sue ambizioni carrieristiche non dovrebbe avere riflessi sulla gestione della comunicazione istituzionale di Palazzo Vecchio. Sembra invece che un'ansia da prestazione, difensiva e controproducente per l'immagine del Comune di Firenze stia prendendo la mano a gestori dell'account istituzionale di Twitter @comunefi. Se è corretto offrire informazioni di servizio ai fiorentini, come ad esempio il menù servito nelle scuole o l'interruzione della viabilità nel sottopasso di via Talenti o l'avvio dei lavori di ristrutturazione del Mercato Centrale appare strumentale e persino dannoso dei rapporti tra istituzione e cittadinanza entrare a gamba tesa sul merito dello sciopero indetto oggi dai lavoratori di Ataf in difesa dei loro diritti.

Cinguettii arbitrari come:

@comunefi "#Ataf dal 2001 al 2009 ha avuto perdite per 42milioni di euro. Oggi non costa un euro in più ai fiorentini";
@comunefi "#Ataf, lo sciopero arriva a un anno dalla privatizzazione: nessun posto di lavoro perso, non un centesimo in meno in busta paga";
@comunefi "#Ataf, nel 2006 il biglietto era il più caro d'Italia, ora il meno caro del CentroNord. Dopo privatizzazione prezzi invariati";
@comunefi "Nessuna linea tagliata con la privatizzazione, ma in precedenza per tagli del governo";
sono messaggi di parte, politici, e non sono di pubblica utilità come le normativa nazionale prevede per la comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni.

Questi messaggi, ripetiamo dalla valenza politica, aprono un conflitto diretto con i lavoratori dell'azienda dei trasporti fiorentina che oggi compiono un sacrificio economico per vedere rispettata, ad esempio, la legge regionale sul trasporto pubblico locale che non permette lo spacchettamento della società come invece voluto dal sindaco Renzi e dall'assessore Bonaccorsi. Se questi due amministratori vorranno intervenire potranno farlo direttamente dai loro account, come peraltro ben sanno fare. Invitiamo pertanto i responsabili dell'account @comunefi a smettere di tifare per le ragioni del sindaco e a tornare a fare comunicazione istituzionale di servizio come hanno dimostrato di saper fare in passato. Allo stesso tempo li invitiamo a rispettare il testo fondamentale che norma la materia della comunicazione pubblica, quella legge 150/2000 che disciplina e separa le attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni e che giustamente divide la comunicazione politica da quella della macchina amministrativa. Sempre che l'obiettivo dell'account istituzionale @comunefi sia migliorare le relazioni con i cittadini informandoli in maniera neutra su progetti, eventi, disservizi dell'amministrazione locale"

(lb)