Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Giocoli (Noi con Matteo Renzi): "Battiamoci per le donne anche con l'educazione e l'uso delle parole"

Questo l’intervento della capogruppo di Noi con Matteo Renzi Bianca Maria Giocoli

“Il femminicidio, la violenza in genere, i numeri delle donne morte sono elevatissimi, ma lo sono ancora di più i tentativi, lo sono quattro volte tanto. Per difendere le donne ci si deve battere con le parole e con l’informazione e l’educazione scolastica, alla parità in primis. Perché dico le parole? Perché attraverso di esse attraverso frasi e luoghi comuni si veicolano messaggi impropri. Ha ragione la scrittrice sarda Murgia, una per tutte la frase: l’uomo è cacciatore, lo dicono gli uomini ammiccando alle donne e alzando gli occhi al cielo con un sospiro, ma non si rendono conto che questo modo di dire nasconde un messaggio: l’uomo caccia la preda, la insegue e la uccide. Chi usa parole o frasi così, apparentemente innocue, trascura il fatto che hanno un grande potere, come hanno potere le parole della carta stampata e della televisione: i padroni della parola pubblica, con frasi tipo ‘dramma della gelosia’, ‘delitto passionale’, ‘raptus familiare’, raccontano una normalizzazione del rapporto amore/morte/famiglia/violenza; il tradimento o l’abbandono può avere come effetto collaterale la violenza. E gli insegnanti hanno il compito di creare i germogli di una nuova cultura che dia un futuro diverso alle donne”.

(fdr)