Rifiuti, Grassi : "Un errore che Firenze non aderisca alla strategia Rifiuti Zero"
"Un errore che la maggioranza di Palazzo Vecchio, salvo rare eccezioni, abbia deciso di non aderire alla strategia di Rifiuti Zero, bocciando la mozione presentata da De Zordo, Grassi, Fittante e Torselli che chiedeva di intraprendere il percorso verso il traguardo dei Rifiuti Zero entrò il 2020, di estendere e completare i sistemi di raccolta porta a porta dei rifiuti a tutto il territorio comunale, di istituire un sistema tariffario che 'chi più inquina e più produrre rifiuti e meno differenzia, debba pagare di più' e di istituire un osservatorio sull'andamento della gestione dei rifiuti." Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi "Riteniamo indispensabile varare una strategia finalizzata alla riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, al riciclaggio ed al riutilizzo , in modo che sia possibile una reale svolta fino al raggiungimento degli obiettivi europei, anche attraverso l’introduzione di specifiche misure (riduzione imballaggi, introduzione cauzione per contenitori riutilizzabili, ecc.) contenute nella “strategia rifiuti zero”. È necessario ripensare il modello di sviluppo disancorando il vecchio principio per il quale il benessere è ancorato alla produzione di beni e, quindi, a quella dei rifiuti; anche la crescita va ripensata ed intesa in modo sostenibile e durevole valorizzando prodotti e merci che garantiscono un tempo di vita più lungo. Infine una particolare attenzione va destinata all'incentivo e all'uso delle materie riciclate: le Pubbliche Amministrazioni devono essere le prime acquirenti e devono consentire il rafforzamento della filiera del recupero di materia. - conclude Grassi - Raccolta Porta a Porta, metodi di raccolta differenziata, riuso e produzione dei prodotti riciclati riducono la necessità di ricorso agli inceneritori, aumentano la percentuale di raccolta differenziata, creano posti di lavoro, sviluppano la tecnologia e danno nuove opportunità per le imprese : perché continuare in una politica perdente, costosa, dannosa e che non crea nessun posto di lavoro in più basato sull'impiantistica obsoleta e inquinante degli inceneritori."
(lb)