Progetto "Trenta ore per la vita", Armentano (PD): "Un sostegno concreto per i piccoli malati di tumore e per le loro famiglie"

Questo l’intervento in aula da parte del consigliere PD Nicola Armentano

“Il progetto "Trenta ore per la vita" a sostegno dei malati di tumore riparte anche quest’anno. Dal 13 al 19 aprile possiamo contribuire ad affrontare drammi familiari, perché ricordo che quando si ammala un bambino si ammala l’intera famiglia.
Il progetto si pone come obiettivo principe quello di sostenere le famiglie e di conseguenza i bambini, nell’affrontare le criticità logistiche che spesso si associano durante il percorso della malattia emo-oncologica. Grandi sforzi governativi sono stati fatti, ma ancora oggi il territorio nazionale non offre abbastanza centri di eccellenza nel combattere queste patologie.
I numeri ci dicono purtroppo che ogni anno sono circa 2000 i nuovi casi e spesso le strutture di accoglienza non sono sufficienti nonostante il grande impegno anche di associazioni di familiari e fondazioni che offrono ospitalità gratuita a famiglie ove è presente il dramma. Sappiamo bene quanto sia fondamentale per un bambino malato l’affetto e l’abbraccio dei propri cari; è come se la malattia con l’amore dei propri accanto faccia meno paura non solo al malato ma anche a chi ne condivide la sofferenza. "Progetto home" serve proprio a questo scopo: cercare di mantenere insieme la famiglia, assicurare un luogo confortevole, un’altra casa quanto più simile alla propria, per sentirsi coccolato, sentirsi al sicuro come a casa propria, un luogo dove trovare quel calore che ognuno di noi sa di trovare tra le mura domestiche. Ma nello stesso tempo garantire il diritto alla salute a quel bambino offrendogli le cure migliori nella sede più appropriata che spesso non coincide con la sua casa.
La campagna 2015, grazie – spero – alla raccolta alla quale invito tutti ad aderire, prevede di investire in ristrutturazione di reparti per malati di tumore, realizzazione di 2 progetti di rieducazione motoria, 1 tra l’altro a Firenze, al Meyer, fiore all’occhiello della nostra sanità, da molti considerato uno dei centri di eccellenza e la creazione di una rete video diagnostica nazionale.Skakespeare diceva : ‘Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce’; credo che per questo progetto, da un’aula così prestigiosa qual è il salone dei Dugento, confidando in tutti voi, non potrà che risuonare un soave coro a sostegno di questo meraviglioso progetto”.

(fdr)