Arianna Xekalos (M5S): No al Regolamento Urbanistico
“L’Assessore oggi ha parlato del regolamento urbanistico come di un atto trasparente e partecipativo.
La partecipazione certamente c’è stata, da parte di cittadini, comitati e gruppi di cittadini; che purtroppo però spesso non sono stati ascoltati… per continuare a dirigersi verso la direzione delle grandi opere, compresa la Tramvia.
Ha inoltre parlato di trasparenza, allora sorge spontaneo chiedersi se è trasparente inserire 27 nuove schede direttamente all’interno del regolamento stesso, senza permettere ai cittadini nessuna forma di osservazione né quindi di partecipazione.
Ma studiando poi il regolamento; notiamo – spiega la capogruppo del Movimento 5 stelle Arianna Xekalos – che per quanto riguarda le previsioni sulla mobilità, vengono previste:
- la grande opera della TAV, di cui ancora ci sono indagini in corso, che abbiamo sempre chiesto di fermare
- ed il progetto della Tramvia, di cui siamo contrari, che ha portato a tagliare tutti gli alberi che disgraziatamente sono cresciuti lungo la tratta che andrà a percorrere, come abbiamo visto nuovamente anche in questi giorni, per ultimo in via dello Statuto.
Per quanto riguarda la linea della tramvia 4 inoltre abbiamo dimostrato più volte che non serve, basterebbe attivare la ferrovia di Campo di Marte che porta a Campi.
Ma andiamo avanti e parliamo del piano strutturale: un piano che parla di metro cubo zero, che però è dedicato in prevalenza al recupero immobiliare. Questo significa che si avranno aumenti dei costi di costruzione delle case e di conseguenza un aumento degli affitti e dei costi per il loro acquisto.
È quindi un piano che non risponde alle esigenze dei cittadini.
E questo si può constatare anche studiando le osservazioni: di queste, quelle fatte da comitati e dai gruppi di cittadini sono state quasi tutte non accolte o accolte parzialmente, ma si nota poi che la parte accolta solitamente è un accoglimento di tipo formale e non sostanziale.
È un regolamento poco attento, ripeto, alle esigenze dei cittadini e molto impattante dal punto di vista ambientale che va a cementificare aree che attualmente sono ancora verdi, che propone grandi opere e parcheggi su parcheggi.
Guardiamo ad esempio il Quartiere 3: di quest’area non possiamo assolutamente condividere ad esempio il parcheggio delle due strade che ricoprirà un terreno agricolo di 12.000mq sottoposto a vincolo paesaggistico; come non condividiamo la vendita della Villa di Rusciano e la sua destinazione a struttura turistico – ricettiva.
Ancora parlando invece dei progetti per Firenze in generale, non condividiamo neanche la creazione della nuova pista dell’Aeroporto di Peretola, noi siamo invece per mantenere e proteggere il Parco della Piana: sensibilità che non riscontriamo in questa Giunta.
Seguono poi l’Ex FIAT di Novoli, dov’è stata riapprovata la nuova edificazione che ricordo essere scaduta, per 76.000 mq in cambio di poche briciole per il Quartiere.
La Manifattura Tabacchi con un progetto di alterazione definita ufficialmente valorizzazione: che non ha tenuto conto del problema del parcheggio, della pericolosità sismica e soprattutto dell’alluvionabilità. Molte delle aree ex manifatture negli altri paesi europei prevedono l’ingesso a strutture universitarie. Noi sappiamo tra l’altro, che a questa struttura è interessata anche l’Accademia delle Belle Arti, per farla diventare “Manifattura delle arti contemporanee”. E invece di pensarci, di valutare queste possibilità, ancora una volta scegliete strade di altro tipo.
Ancora ovunque vi sentiamo recitare lo slogan del piano a volume zero, mentre viene dato via libera alle grandi edificazioni; a cui si aggiungono i volumi interrati dei parcheggi nel centro storico che causeranno abbattimento di alberi, che attrarranno polveri sottili e che minano le fondamenta e la falda acquifera.
Passiamo poi al presidio sanitario di Santa Rosa, un presidio che deve rimanere almeno al primo piano dello stesso stabile; ma se questo non è possibile chiediamo almeno che sia stabilito un raggio precisoin modo tale da garantire lapossibilità di usufruire del servizio sanitario per le stesse persone che ne usufruiscono adesso. Chiediamo ancora che siano garantiti gli stessi servizi ad oggi garantiti.
Tutte richieste che mi auguro possano essere prese davvero in considerazione.
E ancora, arriviamo ai Nidiaci: ricordiamo un attimo di cosa stiamo parlando. Si tratta di un Palazzo e di un giardino che già da prima del 1923 era usufruibile da tutta la cittadinanza. Nel 2005 è poi arrivata la prima richiesta di restituzione di alcuni locali e del giardino: da questa richiesta è nata quindi una contrattazione con il comune in cambio alla donazione di altra porzione di proprietà del Comune.
Nel 2007 e 2009 viene poi progressivamente venduto dagli eredi di Nidiaci a terzi, il complesso Nidiaci. Dal 2009 al 2012 viene poi ceduto progressivamente dal Comune di Firenze agli intestatari formali i beni sino ad allora destinati alla collettività ed a pubblico servizio per circa 80 anni. Nel frattempo, nel 2010 su richiesta dei comitati dei cittadini il Comune rinnova il vincolo di destinazione d’uso dei locali sede della ludoteca e del giardino, vincolo espropriativo ancora in essere. Bene, noi siamo per far rimanere pubblica quest’area nel rispetto del vincolo stesso.
Per tutte queste ragioni, per la mancanza di ascolto dei cittadini, per aver reso il regolamento urbanistico un atto privo di strategia programmatica; per prevedere sempre di più cementificazioni, costruzioni, parcheggi; ma per non prevedere invece la tutela e la previsione del verde; la creazione di nuove piste ciclabili, e tanto altro Non possiamo che votare contrariamente questo Regolamento Urbanisti.
Concludo quindi con un invito: imparate ad ascoltare davvero i cittadini; non potete ricordarvi di loro solo quando ci sono le elezioni. I cittadini, i gruppi di cittadini ed i comitati devono essere ascoltati e non solo, devono essere anche valute le loro istanze prendendole seriamente in considerazione. Divengono inutili altrimenti le loro audizioni nelle commissioni se poi nei fatti avete già deciso.
Iniziamo a far politica dal basso – conclude Arianna Xekalos – gli ordini dall’alto non sono mai piaciuti, e spesso per non dire sempre, non sono neanche giusti né vicini ai cittadini”.(s.spa.)