Bilancio, Grassi: "Il nostro no al bilancio del Comune di Firenze"
“Abbiamo cercato di limitare i danni dell'amministrazione Nardella, abbiamo proposto emendamenti che sono stati tutti respinti, assistito a tagli e alla privatizzazione dei servizi. Come potevamo votare a favore?” Così Tommaso Grassi capogruppo di Firenze a sinistra con Fas, Sel e Prc in Palazzo Vecchio, dopo la maratona di ieri in Consiglio comunale, nel quale è stato approvato il bilancio per il 2015. “Il voto contrario del gruppo – continua Grassi - viene dopo una lunga battaglia, per ore in aula. Il sindaco ci ha accusato di non essere parte integrante della comunità e di non sapere cosa significhi essere di sinistra. Ora tutto quello per cui ci siamo battuti è frutto di confronto e ascolto continuo con i cittadini. Ci dispiace che Nardella non sappia neanche cosa sia, visto che si rifiuta di prendere in considerazione le loro richieste”.
“Vorrei ricordare solo alcune cose sulle quali non possiamo proprio lasciar perdere. Chiedevamo equità sociale. L'aliquota Irpef? Chi ha di più paghi di più. Ma non sembra che sia così per Firenze. Volevamo che le detrazioni Tasi non fossero abolite per le famiglie con figli over 18 e introdotte detrazioni per le famiglie con disabili e che la tassazione fosse legata al reddito, perché la crisi ha colpito tutti senza distinzioni. E ci sarebbe piaciuto che almeno per una volta si fosse dato un giudizio reale sui tagli del governo agli enti locali e fatta autocritica per la cattiva abitudine del passato, e adesso non più consentito, di mettere a bilancio entrate non certe. E invece solo silenzio dai banchi del Pd. Impossibile criticare il segretario del partito. E per finire il capolavoro dell'assessora Giachi sulla scuola. Appaltare a cooperative il pomeriggio dei nostri bambini non è privatizzare. O almeno così hanno tentato di spiegare alle tante mamme e ai dipendenti comunali che erano in piazza Signoria per protestare”.
“Tutto questo in un silenzio assordante da parte del Pd. Ormai assistiamo – conclude Grassi – a un attacco continuo ai servizi e ai beni pubblici. Li stanno smontando pezzo per pezzo. Ma ci troveranno sempre lì pronti a dar battaglia”. (s.spa.)