Immigrazione. Stefania Collesei (PD): Firenze è un crocevia, una miscellanea di persone
Dal bollettino di statistica si ricavano informazioni interessanti: al 31 gennaio 2015 i residenti aFirenze erano 377.552 , di cui stranieri 58.711, pari al 15,6% del totale. Nel ’95 erano il 3,1 %.
Di questi 58.711 , circa 13.500 sono popolazione straniera europea, mentre un po’ più di 45.000 sono popolazione straniera extraeuropea. Per lo più rumeni, peruviani, albanesi e cinesi.
E’ interessante rilevare che degli attuali residentiFirenze solo 171.501 sono nati a Firenze, quindi solo il 45,4 % sono “fiorentini doc”.
I bambini stranieri nati nel 2013 sono stati 735 , pari al 25,7% del totale. Mentre la quota dei fiorentini nati a Firenze è in calo.
L’età media delle mamme italiane è di 35,1 anni, mentre quella delle mamme straniere è di 30,5 anni.
Da questi dati si evidenzia con chiarezza che Firenze è un crocevia, una miscellanea di persone e che gli stranieri ne costituiscono una parte numerosa e in aumento. Questa è Firenze oggi: se gli stranieri non ci fossero questa sarebbe una città in declino, con gli abitanti in diminuzione e con una popolazione ancora più vecchia.
Altri dati si ricavano dal servizio statistico del MIUR , il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, a livello nazionale. Gli alunni stranieri in Italia sono sempre più numerosi . Primo motore della crescita sono gli stranieri nati in Italia. Mentre gli studenti italiani diminuiscono dello 0,6 % , gli stranieri aumentano del 4,1 %. Un esempio: in questo anno scolastico nelle scuole superiori gli alunni con cittadinanza non italiana sono 10.300 in più rispetto all’anno scorso. Questo per il nostro Paese rappresenta un grande capitale umano. Questa è la nostra società attuale.
Io la vivo tutti giorni, concretamente questa realtà multietnica . Sono un’insegnante di scuola primaria. Nella mia quinta ho 23 bambini, di questi 1 rumeno, 1 albanese, 1 peruviano, 1 cingalese, 1 brasiliano, 1 spagnolo, 1 italo-belga, 1 italo-inglese. Il compito della scuola è accogliere. Il comune di Firenze contribuisce all’accoglienza mettendo a disposizione strumenti fondamentali come imediatori culturali e ipercorsi di alfabetizzazione. Pensiamo che a volte i bambini immigrati si iscrivono all’inizio dell’anno scolastico , ma spesso arrivano ad anno in corso, e devono adeguarsi, tutto d’un trattoad una realtà, ad una lingua differente, compiendo sforzi incredibili.
In questo percorso sono aiutati dagli insegnanti, ma soprattutto lo sono dai loro compagni che vivono felici questa esperienza della diversità, con curiosità, naturalezza ed entusiasmo. Impariamo da loro!
Impariamo che il pianeta è uno e che i flussi migratori si possono regolare ma non arrestare. La politica ha il compito di favorire la convivenza umana, contrastando il fondamentalismo e favorendo l’incontro con le culture, come sta facendo Izzedin Elzir. Firenze, con la sua storia ci insegna che non solo è possibile, ma è anche bello. (s.spa.)