Razzanelli: "Il problema non è l'immigrazione ma l'immigrazione incontrollata"

Questo l’intervento in Consiglio comunale del consigliere Mario Razzanelli

“Quando si solleva il problema dell'immigrazione si finisce sempre per tirare in ballo la pretestuosa dicotomia RAZZISTI e ANTIRAZZISTI; tra chi teme la diversità e chi invece ne è paladino. E' il modo più spicciolo che una certa sinistra ha per sentirsi migliore e nel contempo non affrontare la realtà quotidiana e le problematiche urgenti che questo momento storico impone.
L'immigrazione di per sé è un evento fisiologico, che esiste da sempre, il problema sorge quando, come ora, ci si trova di fronte a un fenomeno che non ha più continenza, impossibile da gestire.
Il problema non è l'immigrazione ma l'immigrazione incontrollata, gestita e alimentata da delinquenti senza scrupoli. L'Italia realisticamente non può permettersi l’accoglienza di questi flussi. Il nostro è un Paese che sta affrontando una delle crisi economiche più difficili dell'ultimo secolo, le risorse pubbliche da destinare ad ogni voce di bilancio: SANITA', SICUREZZA, WELFARE sono sempre più risicate, la disoccupazione ha percentuali allarmanti.
Come possiamo pensare di accogliere qui decine di migliaia di migranti? Non abbiamo nulla da offrire loro e così andiamo avanti a erodere le nostre risorse economiche offrendo una sterile sussistenza che a noi costa tantissimo in termini economici e umani ma che non aiuta davvero chi arriva da noi in cerca di un futuro. Tor Sapienza insegna.
Soldi che potrebbero essere impiegati nei loro paesi di provenienza attraverso serie politiche.
Non possiamo poi non tenere conto delle tensioni sociali che tutto questo provoca in una Nazione che non ha mezzi sufficienti per sé e che necessariamente crea delle disparità di trattamento.
Esiste poi un problema di sicurezza: l'arrivo incontrollato e indiscriminato di chiunque sulle nostre coste non è più accettabile.
Chi, perché, da quale Paese arrivano e dove sono diretti? Chi ha diritto a restare e chi invece deve essere rimpatriato?
Due giorni fa a Terni un ragazzo è stato ucciso da un signore di origine nordafricana che era già stato espulso una volta dall'Italia ma che era riuscito tranquillamente a risbarcare a Lampedusa, aveva fatto domanda d'asilo e gli era stata respinta. Nonostante questo se ne andava tranquillamente in giro a delinquere.Responsabile di un evento simile non è solo chi ha ucciso ma anche una legislazione insufficiente che non consente l’espulsione immediata di chi non rispetta le nostre leggi. Occorre un Decreto Legge che modifichila legge attuale e chedia poteri alla magistratura ed alle forze di polizia per l’esecuzione immediata delleespulsioni.
Infine c'è la questione Isis, vogliamo forse negare che il terrorismo non si possa servire anche dei migranti per approdare da noi? O che il terrorismo islamico non abbia individuato nell'Occidente, nella nostra cultura laica e nella religione cattolica il principale nemico da annientare?
La distruzione del Museo di Mosul e dell'antica città assira da cui la nostra civiltà ha mosso i primi passi è emblematica. E poi le innumerevoli distruzioni di chiese e le stragi di cristiani perpetrate in nome del Corano alle quali assistiamo silenti ogni giorno. L'ultima due giorni fa in Pakistan che ha portato alla morte 14 fedeli cristiani e al ferimento di altri 78 che stavano assistendo alla Messa, uccisi solo perché di fede cristiana”.

(fdr)