Stadio alla Mercafir, Firenze riparte a sinistra: "Un doppio ricorso legale contro il Comune, Nardella messo all'angolo da grossisti e Unipol. Intende agire o vuol aspettare qualche miracolo dal cielo?"

"E' sicura l'Amministrazione Comunale che la collocazione in quell'area sia la scelta giusta?"

Questo l’intervento dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra

“Il Regolamento Urbanistico che attualmente continua a prevedere l'area Mercafir divisa in due comparti: il comparto Nord da destinare all'area mercatale e il comparto Sud al nuovo Stadio certo non facilita la lettura dell'operazione stadio a Novoli. Infatti, se da un lato apparirebbe come una bocciatura, la giunta conta di poter bypassare il Consiglio comunale e il confronto con la cittadinanza interpretando che la dichiarazione d'interesse del progetto che la Fiorentina presenterà tra un anno e su cui si esprimerà la Giunta comporterà automaticamente la variante urbanistica, che potrà essere solo recepita alla prima occasione utile dall'assemblea nel regolamento urbanistico.
Nelle destinazioni richieste nel progetto di Della Valle è difficile riscontrare quel minimo rispetto dell'equilibrio del piano economico finanziario, ma fatti due conti con un albergo da 10mila metri quadrati e altri 67mila di centro commerciale si potrebbero ricavare diversi milioni all'anno, quando invece le funzioni concesse non dovrebbero permettere di fare lucro per la realizzazione delle funzioni oltre la struttura sportiva. La preoccupazione aumenta se si considera che l'area su cui si propone di intervenire non è vuota ma è un polmone economico, agricolo e finanziario del centro Italia con oltre 6.000 dipendenti tra diretti e indotto: bene hanno fatto i grossisti ad annunciare un loro ricorso legale visto che è giusto che il Comune agisca in un quadro chiaro, trasparente e definito, senza ombre, e rispondendo agli impegni assunti come sarebbe stato quello di definire la nuova area entro la fine del 2014 o di condividere la scelta della nuova localizzazione del centro alimentare polivalente anche con coloro che ci dovranno investire per la realizzazione degli immobili produttivi e accettare il trasloco consensualmente.
Un doppio ricorso legale contro il Comune, da un lato i grossisti, dall'altra Unipol che vorrebbe sapere che fine fanno i titoli edificatori che possono vantare in virtù della convenzione sottoscritta nel 2005. Mentre avviene questo il sindaco Nardella viene messo all'angolo da grossisti e Unipol e sembra solo tiepidamente reagire: tanto che verrebbe da domandarsi se per districare la vicenda e arrivare ad una definizione stia aspettando qualche miracolo dal cielo.
Temiamo che il bando per la nuova area mercatale in pubblicazione la prossima settimana sia solo un modo per prendere tempo e continuare a sottrarsi dal rispondere ai quesiti che i soggetti coinvolti si stanno facendo da mesi su tempi, modi e luoghi a cui poi si sommano le domande più generali se non sarebbe stato consigliabile ragionare in un'ottica di città metropolitana e individuare un'area al di fuori delle mura fiorentine. Su come evitare che l'intervento finisca per cancellare la Mercafir o per affossare definitivamente, botteghe, negozi e le piccole attività presenti nel quartiere, a solo ed esclusivo vantaggio della grande distribuzione e delle grandi catene commerciali. Oppure perché si ha la sensazione che ha dettare le regole della pianificazione territoriale non siano le istituzioni, nell'interesse della città e della popolazione ma gli interessi economici imposti dai privati”.

(fdr)