Imposta di soggiorno, Torselli (FdI-An): "Aumentarla dal primo marzo significa costringere alberghi, bed & breakfast, affittacamere a pagare di tasca propria su tutte le prenotazioni già effettuate"
“Siamo contrari all’aumento della tassa di soggiorno, poiché questo aumento non servirà per realizzare opere concrete per Firenze, ma soltanto per rimettere in sesto i conti del comune; ma siamo ancora più contrari a far scattare questo aumento fin da subito, perché questo significa non tenere di conto il fatto che alberghi, bed & breakfast, ostelli e affittacamere hanno già venduto gran parte delle loro stanze anche per i mesi a venire, considerando l’attuale modulazione della tassa di soggiorno. Gli aumenti decisi oggi dal sindaco e dalla giunta non saranno pagati quindi dai turisti, ma dai gestori delle strutture ricettive, a nostro modo di vedere già sufficientemente oppressi dalla pressione fiscale”. Queste le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in consiglio comunale, Francesco Torselli.
“Fratelli d’Italia, pur ribadendo la netta contrarietà all’aumento della tassa di soggiorno, aveva proposto un emendamento - ha spiegato Torselli - per chiedere quantomeno che tale aumento entrasse in vigore a partire dal 1 agosto prossimo, ovvero dopo che tutte le strutture ricettive e turistiche avessero esaurito le prenotazioni già ricevute, ma la maggioranza non ha voluto attendere, dimostrando ancora una volta che questo aumento non serve per uno ‘scopo’ preciso (così come prevedrebbe la ‘ratio’ che sta dietro questa tassa), ma semplicemente per fare cassa”.
“Ancora una volta - conclude Torselli - emerge chiaro il pensiero della sinistra che governa questa città e che risulta perfettamente il linea col governo nazionale: gli imprenditori, gli operatori turistici, coloro che lavorano e che investono sulla città non sono risorse da tutelare, ma frutti da spremere fino al nocciolo. Prendiamo purtroppo atto che questo nocciolo, ogni giorno che passa, appare sempre più vicino”.
(fdr)