Alessio Rossi (PD): "Offensiva la manifestazione portata avanti da "La Manif Pour Tous"

"Millantare che la scuola attraverso programmi di educazione sessuale e affettiva, metta in pericolo la libertà educativa delle famiglie la dice lunga sulla politica miope e ridicola di questa associazione"

Nella giornata del 26 febbraio 2015 per l’ennesima volta è andata in scena a Firenze la delirante commedia portata avanti dall’associazione “La Manif Pour Tous”. Senza richiedere autorizzazioni, in barba alle normative, come verificato personalmente, ha illegittimamente occupato 600 mq. di suolo pubblico al Piazzale Michelangelo con uno striscione. Manifestazione portata avanti anche in altre città della Toscana e non solo, voltaa ribadire il loro personale pensiero riguardo ad un tema importante come quello della famiglia. Pensiero alquanto discriminante e offensivo, inaccettabile per una città aperta e illuminata come la nostraFirenze.

Come recita il loro comunicato stampa, con questo gesto hanno voluto ribadire “la centralità della famiglia fondata sulla naturale complementarietà tra l’uomo e la donna, in particolareLa Manif ribadisce, “il diritto di una persona ad avere un padre e una madre…”.

Questo ostinato opporsi a un riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali, ovvero formate da due genitori dello stesso sesso è ridicolo e ormai superato. In Italia esistono più di 100.000 bambini che hanno almeno un genitore omosessuale, vogliamo negare la loro esistenza? vogliamo considerarli bambini di seconda scelta? E soprattutto non vogliamo riconoscere loro, il naturale diritto ad avere una famiglia in cui crescere, vivere, essere amati?!
Il mio partito sta portando avanti una posizione definita con il disegno di legge Cirinnà in Parlamento, provvedimento che spero venga approvato il prima possibile per riconoscere diritti a persone e famiglie che oggi non li hanno.

Il comunicato de “La Manif Pour Tous” non si ferma a fare considerazioni sulla “tradizionale” famiglia, se così si può dire, ma anzi mette in discussione i programmi d’educazione nelle scuole sostenuti e portati avanti dal comune con le associazioni lgbt. La definiscono “un grave attentato contro la libertà educativa delle famiglie”. Parole forti eintollerabili.
Millantare che la scuola attraverso programmi di educazione sessuale e affettiva, metta in pericolo la libertà educativa delle famiglie la dice lunga sulla politica miope e ridicola di questa associazione; di cosa hanno paura? Della creazione di un’intera generazioni di omosessuali? Vorrei ricordare a tutti i membri di La Manif Pour Tous che la maggior parte di omosessuali è nata in famiglie “tradizionalmente” eterosessuali. Il compito della scuola è quello di educare e formare generazioni di persone serene, inclusivee rispettose delle diversità altrui e quindi auspico che l’impegno di formazione in tal senso, venga incrementato dal Comune.

Concludo. Reputo offensive queste dichiarazioni e chiedo che questo gesto non passi inosservato all’amministrazione ma che anzi venga sanzionato come previsto dalle normative.

Esiste una sola famiglia, quella dove c’è l’amore, come quella di Paolo. Bambino ora sorridente e felice, adottato da una coppia gay brasiliana, Rodrigo e Gilberto, dopo essere respinto per tre volte da coppie etero perché troppo nero, brutto e ritardato. (s.spa.)