Miriam Amato: "Fermare la svendita di Mukki Latte, un'eccellenza nazionale"

L'appello della consigliera del gruppo Misto che chiede al sindaco Nardella di "fare chiarezza su una vicenda che rischia di ripercuotersi sia sui lavoratori che sulle famiglie fiorentine"

"In questa fase storica in cui sia a livello nazionale che livello territoriale ci sono grossi sconvolgimenti,l'unico modo per tutelare la centrale, tutta la filiera, quindi i lavoratori, è avere il coraggio di difendere la Mukki in quanto parte del tessuto agroalimentare ma soprattutto della produzione locale che ha accompagnato la crescita di generazioni di Toscani, e che rischia di diventare l'ennesima azienda anonima estirpata dalla sua storia e dal territorio con conseguenze irreversibili e dai contorni tutti da indagare". Questo il commento della consigliera del gruppo misto Miriam Amato.
"La centrale del latte, nata con vocazione sociale e che oggi rappresenta una fiorente realtà industriale, è l'esempio - sottolinea la consigliera - di come le partecipate possano rappresentare un buon investimento pubblico. Alla Mukki va infatti riconosciuta l'importante funzione di preservare il territorio; utilizzando il latte toscanoha aiutato anche aziende dislocate in zone limitrofe, proprio per scelta consapevole,mantenendo e garantendo un'alta qualità".
"Si parla di bilanci in positivo - prosegue la consigliera - con un sistema di distribuzione interno alla centrale, che mantenendo la catena del freddo garantisce una qualità eccellente,dal produttore al consumatore. In un percorso di sviluppo bisogna privilegiare le caratteristiche intrinseche della Centrale, mettendo in primo piano la tutela dei lavoratori in tutta la filiera e mantenendo l'esperienza che la contraddistingue. In occasione della commissione presso la Centrale del Latte ho avuto modo di verificare personalmente che gli aspetti lodevoli sopra elencati sono dati concreti di una corretta gestione. Il fatto è che ci troviamo davanti ad una volontà politica,che da un lato parla di tutela dei lavoratori,della Centrale, del territorio e delle produzioni locali e dall'altro non considera Mukki abbastanza strategica da impedirne la vendita.".
"Ad oggi, solo slogan da parte del Pd, che dicono tutto senza proporre soluzioni certe – conclude Amato –. In Regione ad esempio è stata votata una mozione all'unanimità che individua un percorso virtuoso di monitoraggio da partedella Regione per tutelare l'azienda, nulla di strano se non fosse che il punto in cui si chiede di impegnare Fidi toscanaa non dismettere le quote prima della conclusione del suddetto percorso è stato cassato dal Pd. Nardella e co. affermano tutto ed il contrario di tutto, e a rischiare di farne le spese sono ancora una volta i soggetti più deboli: i lavoratori, le famiglie ed i consumatori. La dismissione delle partecipate è una scelta politica, il paragonare tutte le partecipate mettendole tutte in un unico calderone è invece cattiva amministrazione. Stupiscono infine i tempi e le modalità di questa ennesima privatizzazione all'italiana che rischia di distruggere un patrimonio ed una storia produttiva tutta fiorentina".

(fdr)