Arianna Xekalos (Capogruppo M5S) e Comitati: "L'amministrazione non ascolta i cittadini sul regolamento urbanistico"
Il Consiglio comunale di Firenze sta esaminando il Regolamento Urbanistico (R.U.), strumento operativo del Piano strutturale, le cui contraddizioni si ritrovano irrisolte, nonostante a suo tempo l’Amministrazione avesse indicato nel successivo R.U. l’occasione per scioglierle e chiarirle. “Vogliamo semplicemente permettere ai fiorentini ed ai Comitati cittadini di potersi esprimere sul regolamento urbanistico – ha detto la capogruppo del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – perché così com’è non va bene”.
L’approvazione del R.U. è un passaggio decisivo per il futuro di Firenze, ma anche per giudicare i suoi amministratori. A questo proposito va smascherata la messa in scena del cosiddetto approccio partecipativo di cui l’Amministrazione molto si vanta, mentre in realtà non ascolta affatto i cittadini. Alle numerose Osservazioni presentate l’estate scorsa dai fiorentini si è risposto sorvolando sugli argomenti scomodi o affermando che esse prefigurano un programma diverso, perciò semplicemente da respingere. Quindi le problematiche relative alla pericolosità e contraddittorietà dei programmi, alla priorità dell’interesse pubblico, non hanno avuto rilievo di fronte alla volontà politica dell’Amministrazione assai più sensibile alle istanze del “mercato” (leggi Rendita).
Così sono state del tutto ignorate numerose critiche scientificamente fondate che hanno indicato rischi per l’ambiente, per la salute e la qualità della vita dei cittadini, per la tutela effettiva del patrimonio storico, artistico e naturalistico di Firenze.
Basta ricordare il caso della nuova pista dell’aeroporto di Peretola di 2400 metri ruotata di 90° rispetto alla attuale, a formare una croce tombale sul Parco della Piana, cui rimane come cuore pulsante l’inceneritore di Case Passerini. La popolare passione per il calcio viene cavalcata con la previsione di un nuovo stadio a Novoli in ragione di una gigantesca dote di volumi da reddito, si dice, per sostenere la squadra. Le convergenze impossibili di tre mezze linee tramviarie nel nodo Fortezza – Stazione S.M.N. e il tunnel sotto il centro storico per proseguire la linea 2 (voluto dal Sindaco – Presidente del Consiglio) malgrado le condizioni geologiche e l’assurdità di un tram sotto terra. La copia, in minore, del doppio tunnel dell’Alta Velocità (7 km.) con cui condividere la logica di rapina di denaro pubblico delle Grandi Opere.
Emerge, inoltre, un’ulteriore grave scorrettezza di metodo e di sostanza: la redazione del R.U. è, infatti, avvenuta senza che l’Amministrazione abbia inteso confrontarsi con la nuova legge regionale sul Governo del Territorio né con le indicazioni del P.I.T. in corso di approvazione. Al contrario, si stringono i tempi proprio per evitare di confrontarsi con queste norme sovraordinate al R.U.
Per queste ragioni gli 11 comitati fiorentini (Centro Sociale Autogestito Next-Emerson; No Tav; Comitato ex Fiat Belfiore – Marcello; San Salvi chi può; Associazione Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus; Mossenosmog; Ma noi quando si dorme; Coordinamento 20 gennaio; Associazione piazza della Vittoria; Cantieri Beni Comuni Q. 3; Comitato per piazza Brunelleschi) che, nei rispettivi ambiti tematici, da tempo hanno iniziato un’articolata attività di denuncia hanno deciso di unire le loro voci in un’azione comune di contrasto alla gravità delle iniziative urbanistiche previste, lesive della salute dei cittadini e delle risorse patrimoniali (suolo e sottosuolo, aree agricole, aria, corsi d’acqua, corona collinare) della città di Firenze, contro la sostanza del R.U. e le sue omissioni, contro la conduzione “politica” delle scelte urbanistiche. I comitati uniti danno pertanto inizio ad una mobilitazione e a una campagna di protesta e di proposte alternative, indicando all’intera città e a tutti gli estimatori di Firenze l’estremo pericolo contenuto nell’approvazione dell’attuale dispositivo del R.U.
Faremo un presidio lunedì prossimo, 2 marzo, a partire dalle ore 15,00 in piazza della Signoria in concomitanza del Consiglio comunale.
Il primo passo di questa campagna unitaria è il disvelamento della linea con la quale l’Amministrazione mette, palesemente, le mani sulla città.
(s.spa.)