Cellai (FI): "Su Salvini il presidente della Regione Rossi plaude all'intolleranza"

"Parole inaccettabili per il ruolo che riveste, chieda scusa a tutti i toscani"

Questo l’intervento del vice capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai

“Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sulla propria pagina di un noto social network ha espresso le seguenti considerazioni : “Complimenti ai circoli Arci della Toscana che hanno reagito con fermezza alle strumentalizzazioni di Salvini che, per finalità e idee politiche, nulla hanno a che vedere con la tradizione democratica e antifascista di chi quei Circoli ha costruito, dando un contributo fondamentale allo spirito democratico di questa regione. Se nel 1973 si guardò a Cantagallo che rifiutò il caffè all'allora segretario del Msi Almirante, d'ora in poi si guarderà ai sinceri democratici della Toscana che, nel nuovo secolo, hanno rifiutato un aperitivo a Salvini”.
Senza contare il fatto che il paragone fra i due episodi e fra i due uomini non può che essere frutto di una palese confusione mista ad ignoranza, siamo di fronte a parole adatte a un esponente di qualche collettivo studentesco, ma un tantino meno a chi rivesteruoli istituzionali come il suo, laddove si dovrebbe avere la prudenza e la decenza di distinguere determinati compiacimenti da ciò che è opportuno esprimere pubblicamente. Lodare un’associazione che invita o ordina, non saprei, ai propri circoli di vietare l’eventuale presenza di qualcuno in quanto “personaggi del genere non sono graditi” non sembra cosa propriamente adatta al ruolo di chi, governando, dovrebbe garantire i diritti di tutti i toscani, compresi coloro che non lo hanno votato e/o che non gli sono simpatici.
Mi auguro vivamente che il Presidente Rossi possa ripensare alle sue parole e trovare l’umiltà per chiedere scusa a tutti i toscani, compresi i tanti di sinistra che, ne sono certo, saranno in imbarazzo per il vergognoso episodio di ieri e per il comportamento di un Presidente che di fatto apre una campagna elettorale plaudendo al livore e all’intolleranza. Anche se capisco che sia meglio per Rossi agitare le bandiere ideologiche, anche a sproposito, piuttosto che essere obbligato a rispondere del proprio operato e di quello del PD in Toscana nell’ultimo decennio, dalla voragine dei 240 milioni di euro di buco dell’Asl di Massa ai 28 milioni di euro pagati dalla Regione Toscana per la bretella fantasma mai realizzata”.

(fdr)