Partecipate, Grassi risponde all'assessore Perra: "Non confondiamo nulla. Chiediamo il rispetto delle prerogative del Consiglio, che invece vengono sistematicamente scavalcate da sindaco e giunta"
“Riteniamo di aver dimostrato chiaramente che conosciamo le leggi e difficilmente caschiamo nell’errore di confondere piani diversi - afferma il Consigliere Tommaso Grassi rispondendo all'Assessore Perra che lo aveva accusato di confondere due aspetti diversi della riorganizzazione delle partecipate -. Sappiamo bene che entro il 30 marzo la decisione è in mano al solo Sindaco che dovrà redigere il piano operativo di razionalizzazione della partecipate, previsto dalla legge. Quello che chiedevamo è che essendo materia propria del Consiglio comunale deliberare sugli assetti delle aziende partecipate, quantomeno il piano redatto dal Sindaco fosse supportato preventivamente da un chiaro quadro di indirizzo del Consiglio e non viceversa, obbligando i Consiglieri e le Consigliere a discutere di un piano blindato ed irreversibile ormai dopo il 30 marzo, senza che siano chiare le tutele per il personale e per la qualità del servizio”.
“Concordiamo con l'assessore però su un punto: non possiamo esaurire una questione così complessa con una risposta ad un’interrogazione. D'accordo, però vogliamo ricordare a Perra che se non fosse stato per le nostre richieste non sarebbe mai emerso, dopo gli annunci sui giornali, lo stato di confusione, incertezza e poca chiarezza nel quale stanno navigando il sindaco e la giunta sul tema delle partecipate” aggiunge il consigliere.
“Dispiace poi dover registrare che nella replica neppure una parola viene dedicata dall'Assessore a rassicurare il personale di SaS che ha scoperto ieri durante il Consiglio di esser stato scaricato e accantonato dalla coppia Nardella e Perra, dopo esser stato inserito inizialmente nel programma di riorganizzazione. Dobbiamo allora ritenere corretta la nostra previsione riguardo alla volontà dell'amministrazione di sventrare, smembrare, vendere per far cassa i migliori settori e pagare invece tre o quattro volte di più per servizi finora svolti egregiamente, considerate le ridotte risorse assegnate alla società comunale, dal personale di SaS? - conclude Grassi -. Non ci daremo per vinti e continueremo anche nelle prossime settimane a sollecitare la giunta a chiarire quale sia la posizione in merito: oggi stesso abbiamo chiesto l'audizione dei sindacati e della dirigenza delle tre società partecipate in Commissione controllo e una seduta specifica col sindaco prima che compia l'atto di ricognizione”.
(fdr)