ITI Leonardo da Vinci, Firenze riparte a sinistra: "Passaggio di proprietà alla Città metropolitana, accesso ai fondi nazionali e provvedere al più presto alla demolizione e ricostruzione dell'edificio"
“Seppur il Comune stia effettuando tutti i controlli e non vi siano, almeno da quanto appreso durante il sopralluogo effettuato dalle Commissioni consiliari di Palazzo Vecchio, condizioni d'emergenza, la situazione in cui versa l'ITI Leonardo da Vinci, nella sede del biennio, è ad alto rischio come dimostrano le sorprendenti condizioni che studenti e docenti sono costretti a rispettare ogni giorno - affermano i consiglieri Tommaso Grassi e Giacomo Trombi, insieme alla consigliera Donella Verdi del gruppo 'Firenze riparte a sinistra con SEL, Fas e Prc -. Sappiamo bene che il Comune, seppur proprietario dell'edificio, non ha competenze sulla scuola superiore e sappiamo da quanto tempo dovesse essere trasferita la proprietà alla vecchia Provincia, ma la situazione non consente altri ritardi: è il momento di intervenire”.
“Proponiamo a Città metropolitana e Comune, quindi, che ognuno faccia la sua parte e che si provveda ad intervenire prima che si debba affrontare una qualche emergenza più grave: si definiscano gli accordi per il passaggio di proprietà alla Città metropolitana, non dovrebbe essere così difficile essendo Nardella Sindaco e Presidente delle due istituzioni, garantendo eventualmente che il Comune prosegua nei controlli sull'amianto e nelle attività di manutenzione ordinaria. Contemporaneamente sarà possibile alla Città metropolitana, che diventerebbe proprietaria, candidare l'edificio dell'ITI, pieno di strutture in amianto, ai bandi regionali e nazionali per il recupero e la riqualificazione delle scuole. I fondi del Governo Renzi sono stati annunciati e certo non mancherà da parte del presidente del Consiglio di avere un occhio di riguardo per la sua città, e alla Regione si potrebbe chiedere che invece di stanziare 9 milioni di euro per le scuole paritarie si occupi di una realtà che accoglie studenti dall'intero bacino toscano e che versa in pessime condizioni strutturali, come appunto l'ITI di Via del Terzolle” aggiungono i tre consiglieri.
“Riteniamo che questa sia l'unica strada, seria e responsabile, immediatamente percorribile, per ottenere quei 7 milioni di euro circa necessari, come dichiarato in fase di sopralluogo dai tecnici anche del Comune, per la demolizione e ricostruzione dell'ITI Leonardo da Vinci” concludono Grassi, Trombi e Verdi.
(fdr)