Miriam Amato (Gruppo Misto) e ingegner Gerardo Pozzolini: "Alcuni fiorentini rischiano di rimanere murati in casa dopo la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia"

"Almeno in tre zone le criticità più evidenti"

“Alcuni fiorentini rischiano di rimanere murati in casa dopo la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia”. E’ l’allarme lanciato dalla consigliera del Gruppo Misto Miriam Amato che presenterà delle interrogazioni in Consiglio comunale a seguito di uno studio effettuato dall’ingegner Gerardo Pozzolini che ha analizzato i tracciati delle nuove linee in costruzione a Firenze. “Questi tipi di tramvie – spiega Miriam Amato – è corretto installarle dove ci sono ampie strade, con pochi attraversamenti e non già congestionate dal traffico. Se le tramvie si realizzano in strade strette, con vari attraversamenti, si aumenta il costo di realizzazione delle opere, si introducono criticità funzionali ineliminabili che producono vari impatti sul funzionamento della città e gravi disagi alla cittadinanza”. Secondo la consigliera di Percorso Comune Miriam Amato e dell’ingegner Pozzolini sono decine le criticità evidenti ma, in particolare, sono tre le zone più a rischio. “Il costo medio preventivo delle tramvie a Firenze è altissimo: 38,2 milioni di euro a chilometro. A Padova sono state costruite tramvie a 7 milioni di euro a chilometro. Anche questo – aggiunge Miriam Amato – conferma che le linee 2 e 3 sono state progettate in direttrici altamente sfavorevoli. Sarà compromessa la funzionalità del sistema di trasporti multimodale interconnesso alla stazione di Santa Maria Novella dove sono presenti capolinea e fermate di 26 linee Ataf, autobus turistici e taxi; gli abitanti di molte strade: via Alamanni, via Guido Monaco, via di Novoli, via dello Statuto, via Guasti, via Francesco Gianni, via Tavanti, via Pisacane e via Rifredi verranno lasciati, almeno su un lato della strada, con di fronte a casa il marciapiede e la tramvia o, addirittura, in alcuni tratti con di fronte al marciapiede solo la tramvia. Come sarà possibilemantenere il parcheggio sotto casa per chi ha una invalidità riconosciuta o caricare e scaricare persone e cose o effettuare la vuotatura annuale delle fosse biologiche ed effettuare lavori edili alla casa? Infine la compromissione della viabilità della direttrice Statuto – Careggi utilizzata dalle ambulanze. Da dove pensano di fare attraversare le ambulanze che attualmente passano dal sottopasso ferroviario di via dello Statuto che verrà totalmente occupato dalla tramvia? Con la realizzazione della tramvia verrà lasciata un’unica corsia stradale diretta verso Careggi, ad eccezione del viale Morgagni. Come potranno non rimanere imbottigliate nel traffico le autoambulanze? Non si pensa che la compromissione del traffico su questa direttrice potrà creare gravi conseguenze ad ammalati trasportati in situazioni critiche? Per non parlare – conclude la consigliera Amato – delle attività commerciali ed economiche sottoposte a forte costrizione ed al fatto che non è stato ancora risposto sul protocollo di legalità che evita subappalti sgradevoli. Di questo protocollo da sottoscrivere da parte del Comune non abbiamo ancora notizie”. (s.spa.)