Miriam Amato (Gruppo Misto): "Riconoscimento dei diritti universali, dall'amore alla genitorialità"

Intervento in Consiglio comunale a seguito del Saluto dell'Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori e consegna del Messaggio di Pace del Papa

Ringrazio il Cardinale Giuseppe Betori,per il suo messaggio da parte del Papa, in cui l’oggetto principale è l’amore, il senso della vita e della persona; come non condividere questa visione di pace, un messaggio di un Papa che con la sua semplicità ha avvicinato anche persone non credenti. Apprezzo molto il concetto di uguaglianza, ma deve essere universale, per tutti.
Condivido l’importanza dell’amore parentale e del senso di protezione che una famiglia può garantire ai minori,per un corretto sviluppo psico – sociale.
In una società in cui si parla di rispetto dell’altro, una società in cui il Papa stesso non condanna le forme di amore, non convenzionali agli occhi di alcuni, con la frase: “Chi sono Io per giudicare?”
Spero vivamente che la chiesa possa riconoscere il diritto delle coppie omosessuali, in quanto persone e come tali soggetti d’amore, in grado di dare e ricevere calore umano.
Il concetto di amore e famiglia va esteso alle coppie omosessuali, così come la capacità di crescere amorevolmente i bambini, che in altri paesi è già realtà.
Bambini, violati spesso dalle istituzioni che dovrebbero proteggerli, con i troppi casi di pedofilia,che non hanno lasciato esente neanche la Chiesa, oppure comunità molto vicine come il Forteto, in cui si creano dei lager dai quali è difficile svincolarsi, anche una volta fuori.
Diritti della persona: riconosciamo il diritto di dare e ricevere amore, diritto alla genitorialità. Solo in questo caso si potrà parlare di educazione al rispetto del prossimo, indipendentemente dai propri gusti/costumi.
Nel profondo senso di comunità a cui è stato fatto riferimento è strettamente correlato il dovere di pagare le tasse, in questo periodo di crisi sarebbe un segno importante per il Paese che la Chiesa contribuisse con l’IMU.
Un segnale forte che consentirebbe un evoluzione della Chiesa stessa. (s.spa.)