Arianna Xekalos (Capogruppo Movimento 5 Stelle): Domandare è lecito e rispondere è cortesia

È il caso della interrogazione con oggetto il "Piano straordinario definito e attuato dalla ASL 10 per ridurre i tempi di attesa per la prenotazione di esami diagnostici e visite specialistiche"

Domandare è lecito e rispondere è cortesia; purtroppo però per il Sindaco e gli Assessori, a volte lo è, a volte no.
Con questa Giunta capita spesso che nonostante si solleciti la risposta ad una interrogazione, questa non arrivi mai.
Così dobbiamo affidarci alla ricerca direttamente sul web e se siamo fortunati qualcosa troviamo.
È il caso della interrogazione con oggetto il “Piano straordinario definito e attuato dalla ASL 10 per ridurre i tempi di attesa per la prenotazione di esami diagnostici e visite specialistiche” scaduta il 15 Settembre.
Una interrogazione con cui chiedevamo di sapere quali misure la ASL di Firenze intende attuare sul territorio per ridurre gli inconcepibili tempi di attesa per le prestazioni sanitarie (diagnostica e specialistica soprattutto). Questo a Settembre 2014!
Mi rivolgo quindi all’AssessoraFunaro, i cittadini mentre attendevano una risposta, hanno già sperimentato da quattro mesi il risultato del provvedimento, e se vuole sapere come va, basta leggere la cronaca quotidiana:
“Otto mesi per una Risonanza Magnetica – circa un anno per un controllo cardiologico”... e per certi servizi sanitari si arriva già al 2016!
Ci siamo chiesti più volte quale sia la causa di tutto questo ritardo nel darci una risposta; nonostante i solleciti di cui anche la Presidente del Consiglio è stata partecipe, e di questo la ringraziamo.
Questo silenzio imbarazzante ha più origini:
La prima è nel merito della Risposta: il piano infatti, per quest’anno prevede la spesa di 500 mila euro di risorse pubbliche per “acquistare” pacchetti di diagnostica da strutture private convenzionate!
Il documento è a firma del Direttore Sanitario della Asl 10 Dr. Gori; lo stesso che fino a qualche mese fa dirigeva la Società della Salute di Firenze, che è a sua volta presieduta dal Sindaco.

Quindi arrivo alla seconda e più preoccupante considerazione nel merito alle deleghe al Welfare.
Con le leggi regionali 40 e 41 del luglio 2014 è stata riordinata l’attribuzione delle competenze territoriali in materia socio sanitaria tenendo conto del nuovo assetto della “Città metropolitana”, ruolo delle Società della Salute, Conferenze dei sindaci ecc.
A Firenze abbiamo una situazione molto particolare, il Sindaco è sia Presidente della Città Metropolitana, sia Presidente della Società della Salute di Firenze, cioè presiede i due organi deputati insieme al Direttore Generale dell’azienda sanitaria di riferimento a redigere e attuare i piani di intervento socio sanitario territoriale ma stranamente non ha le deleghe al Welfare sul territorio. Deleghe che invece spettano all’Assessora Funaro.

Praticamente “la mano destra che non sa cosa fa la sinistra”, almeno sembra così.

Concludo con la speranza che la Presidente Biti si faccia promotrice verso la Giunta ad un rispetto dei tempi di risposta sanciti dal regolamento, il cui art. 42 regola le funzioni dei Consiglieri in merito agli atti che possono presentare, e ricordo che stabilisce, al comma 5, la possibilità di redigere interrogazioni urgenti, permettendo così di ricevere una risposta entro 10 giorni, anziché 30.
Un rispetto che è dovuto soprattutto ai cittadini che esercitano la facoltà dell'interrogazione attraverso i Consiglieri portavoce; ma soprattutto invito i colleghi Consiglieri ad aprire un dibattito sull'opportunità di una diversa attribuzione delle deleghe al Welfare in questa Giunta;
una attribuzione che permetta una azione efficace e tempestiva sul territorio in risposta ai bisogni dei cittadini e che non serva a distribuire solo “convenzioni” ai privati.
La sanità pubblica i cittadini non devono pagarla due volte. (s.spa.)