Messaggio del Papa alla città, Gruppo PD: "Firenze guarda al futuro, mettendo al centro la persona e un nuovo patto tra generazioni"

Questo l’intervento del capogruppo PD Angelo Bassi a nome del gruppo consiliare

“Eminenza,

a nome del Gruppo Consiliare del Partito Democratico sono lieto di salutarla e ringraziarla per essere oggi qui tra noi, per le parole che ha pronunciato, per questo incontro che giunge al termine della Sua Visita Pastorale e all’inizio del nuovo anno.

Un anno importante, la Celebrazione a distanza di 150 di Firenze Capitale d’Italia, e che vedrà il prossimo Novembre la visita di Papa Francesco nella nostra città.

Abbiamo ben presenti gli alti concetti espressi da Papa Francesco nel “Messaggio per la celebrazione della 48° giornata mondiale della pace”, dal titolo “NON PIU’ SCHIAVI, MA FRATELLI”.

L’invito, lì contenuto, a tutti gli uomini di buona volontà per la promozione della concordia e della pace nel mondo, il rispetto della dignità, libertà e autonomia di ogni essere umano.

Il rifiuto delle molteplici forme, antiche e moderne, della schiavitù, della istituzionalizzazione delle diseguaglianze, della povertà; il dramma della mancanza del lavoro e la necessità di globalizzare la solidarietà e la fraternità. Non ci devono essere”scarti umani”, ma uomini e donne che possono vivere la pienezza della vita.

Insieme all’orgoglio di governare questa splendida città che nel corso della sua storia può vantare tante belle pagine e personalità, noi sentiamo forte anche la responsabilità di corrispondere ai tanti impegnativi e condivisibili contenuti di quel messaggio.

Firenze città aperta, accogliente, solidale, inclusiva e rispettosa delle culture e delle religioni e capace di rispondere con la sua cultura ai fondamentalismi, alla violenza della morte e del terrorismo culturale, come ha saputo fare nei drammatici giorni degli attentati di Parigi.

Firenze città che si rinnova, nelle sue istituzioni, con la nascita della Città Metropolitana, per meglio governare scelte e soluzioni che richiedono più vasti ambiti non solo per affrontare i problemi, ma per far crescere la necessaria condivisione e partecipazione delle comunità e dei cittadini.

Firenze che guarda al futuro, mettendo al centro la persona e un nuovo patto tra generazioni che richiede generosità e rispetto per l’ambiente, il territorio, la vita dei cittadini, la cultura.

Sviluppare nuove opportunità di crescita sociale e culturale, nuovi e virtuosi stili di vita e di uso della città.

Ed il lavoro che, come recita il primo articolo della nostra Costituzione, costituisce il fondamento della Repubblica ed è la base essenziale della dignità di ogni uomo, per la sua dimensione relazionale, creativa ed umana.

Siamo convinti che solo facendo prevalere il valore della dimensione del lavoro su quella finanziaria dell’economia potremo affrontare positivamente il grande tema della ripresa del nostro Paese.

Eminenza,

Firenze è in cammino. Dal nostro passato cercheremo di far tesoro delle pagine e delle esperienze più lungimiranti e coraggiose.

Oggi abbiamo il compito di saper bene interpretare questo nostro presente, pieno di tante contraddizioni e pure potenzialmente carico di tante speranze.

Cercheremo di essere all’altezza, con l’umiltà e la determinazione necessaria”.

(fdr)