La solidarietà di Donella Verdi e del Gruppo consiliare Firenze riparte a sinistra, SEL, Firenze a sinistra, PRC per l'attentato a Charlie Hebdo

Questo il Manifesto a nome della consigliera Donella Verdi e del Gruppo Firenze riparte a sinistra, SEL, Firenze a sinistra, PRC per esprimere solidarietà alla redazione di CHARLIE HEBDO, alle famiglie delle vittime ostaggio degli assassini della Jihad, al popolo francese per il terribile dramma che ha vissuto e sta vivendo.

"Ancora nessun attentato in Francia""Abbiamo fino alla fine di gennaio per fare gli auguri"
Questo scriveva e disegnava Charb (Stephan Charbonnier) il direttore di CRARLIE HEBDO.
Ma il 7 gennaio sono arrivati, armati di kalasnikov, e hanno tentato di distruggere la LIBERTA'.Tuttavia hanno ucciso alcuni "artisti" della LIBERTA' ma non la LIBERTA'.
12 i morti uccisi per 'vendicare il Profeta'. Più gli ostaggi che si sono trovati sul percorso di questo crimine.Si è manifestato il fondamentalismo nella forma più barbara, quella che vuole ucciderele idee, che condanna a morte chi non la pensa come te.Non c'è niente di materiale nella scelta degli assassini: volevano uccidere le idee di CHARLIE HEBDO.
La colonizzazione nel mondo ha prodotto ferite purulente e la Francia forse non ha fatto ancora i conti con il suo passato recente .La crisi delle periferie urbaneche si presentano ripetutamente ha avuto nonsufficientirisposte ai problemi postidagli immigrati, soprattutto quelli di cosiddetta seconda e terza generazione, l'odio crescente contro i nuovi immigrati , una destra estrema -che forse è il primo partito- fomenta gli istinti xenofobi: tutto questo ha reso più deboleil rifiuto del fondamentalismo.La Francia ha sempre più difficoltà ad applicare a tutto il suo popolo le tre gambe della sua grande democrazia LIBERTE' EGALITE' FRATERNITE'.
Eppure questa terribile fase della vita-non solo della Francia - non si supera pensando di 'tornare indietro' : bisogna dare più sostanza alla democrazia, all'accoglienza, al rispetto dell'altra/o, senza fare riferimenti ad ideologie astratte, ridurre la subalternità di tante popolazioni del mondo, favorita dal pensiero unico che ha pervaso la globalizzazione
Bisogna imporre la distensione in tutte le parti del mondo: per esempio riconoscere la Palestina.Bisogna coinvolgere direttamente le comunità islamiche perfavorire la loro partecipazione alla vita delle città dove viviamo insieme, per fare in modo che esse manifestino concretamente il diritto alla pari dignità”.

(fdr)