Stadio, Torselli (FdI-An): "Preoccupati per l'atteggiamento della Regione: i fiorentini non sopporterebbero un nuovo gioco delle tre carte con Governo e Comune"
“Siamo ben felici di ascoltare le parole del sindaco Nardella che, oggi in consiglio comunale, ha ribadito come la giunta comunale da lui presieduta abbia dato il via libera all’iter procedurale che porterà alla costruzione del nuovo stadio della Fiorentina nell’area attualmente occupata dal mercato ortofrutticolo di Novoli. Temiamo purtroppo che questo via libera non sia quello definitivo: resta un contenzioso aperto tra Regione Toscana e Governo Nazionale su alcuni punti della legge urbanistica regionale (Legge Regionale N. 65/2014) sui quali incombe la minaccia da parte del governo di un ricorso alla Corte Costituzionale che farebbe di fatto naufragare nuovamente l’ipotesi del nuovo stadio”. Questo l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Francesco Torselli, in consiglio comunale, a seguito della comunicazione del sindaco Nardella.
“Purtroppo siamo stati abituati - spiega Torselli - a troppi annunci e troppe promesse sul nuovo stadio: come non ricordare chi, nella Sala de’ Dugento, ha perfino presentato il progetto del nuovo stadio (anzi, di quella che allora si chiamava “Cittadella Viola”) con tante scatolette viola disposte qua e la su un terreno che non solo era sotto sequestro da parte della magistratura, ma non era neppure di proprietà comunale”.
“Al sindaco Nardella - conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia - ribadiamo, nonostante il voto contrario del PD sul nostro ordine del giorno, quella che crediamo alla fine sia la vera sfida sul nuovo stadio: si adoperi affinché le diatribe tra governo regionale (Rossi) e governo centrale (Renzi) non finiscano nei meandri della burocrazia. Siamo certi che i fiorentini non sopporterebbero l’ennesimo gioco delle tre carte e l’ennesimo scaricabarile tra governo, regione e comune su di chi sia la colpa dell’ennesimo fallimento. Purtroppo (aeroporto docet...) abbiamo tutti i nostri buoni motivi per sospettare che la Regione Toscana non perda mai occasione per ribadire di non vedere di buon occhio lo sviluppo commerciale, turistico ed infrastrutturale di Firenze”.
(fdr)