Anniversario della nascita di La Pira, la presidente Biti a Pozzallo per rappresentare il Comune di Firenze

"Grande onore essere qui in Sicilia per ricordare un grande personaggio della nostra storia. Con il cuore oggi sarò anche al fianco dei fiorentini nella fiaccolata in memoria delle vittime della strage di Parigi"

La presidente del Consiglio comunale Caterina Biti si trova da ieri a Pozzallo, il paese in provincia di Ragusa in cui nacque il 9 gennaio del 1904 Giorgio La Pira, per partecipare alle celebrazioni per l’anniversario. Le celebrazioni, anno dopo anno, sono diventate un momento importante di confronto e riflessione. Il tema scelto per il 2015 è: Giorgio La Pira e la Terra Santa.

La presidente Biti è presente con il Gonfalone per rappresentare Firenze, di cui La Pira fu sindaco in due momenti, prima dal 1951 al 1957 e in seguito dal 1961 al 1964, lasciando alla nostra città un eredità non solo politica e amministrativa, ma anche morale e spirituale, alla quale i suoi successori si sono spesso richiamati e ancora oggi si richiamano.

Biti ha partecipato ieri all’incontro con gli studenti dei licei e successivamente, con il Gonfalone, ha preso parte alla seconda “Marcia per la fratellanza e l’amicizia dei popoli”.
Oggi, dopo l’incontro con il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna, prenderà parte alla celebrazione eucaristica celebrata da Sua Eminenza Monsignor Antonio Staglianò, Vescovo di Noto.

“E’ un grande onore trovarmi qui per celebrare la memoria di un personaggio così importante per la nostra storia come Giorgio La Pira – ha dichiarato Biti –. La Pira continua ancora oggi ad ispirare non solo noi amministratori, ma tutti gli uomini e donne di buona volontà con il suo esempio.
Voglio anche sottolineare il grande lavoro di questo territorio per l’accoglienza nei confronti di chi attraversa il mare per scappare da situazioni drammatiche nei propri paesi.
Con il cuore, tuttavia, oggi pomeriggio sarò al fianco di tutti i fiorentini che si uniranno alla fiaccolata in memoria delle vittime della strage a Parigi”.

(fdr)