Verdi: "Il Comune non risponde alle nostre domande sul personale della protezione civile, uffici del lavoro e della formazione e dei servizi essenziali della ex-Provincia"
Questo l’intervento della consigliera Donella Verdi
“L'Assessore Gianassi non risponde in quanto ritiene che l'ente non sia competente a rispondere alle nostre domande sul personale della protezione civile, uffici del lavoro e della formazione e dei servizi essenziali della ex-Provincia, nonostante il Sindaco sia anche Sindaco della Città metropolitana e demanda ad altri la risoluzione di questi problemi.
Dopo le forti ripercussioni derivanti dal Patto di Stabilità che prevede tagli di 1 miliardo nel 2015 e 2 e 3 fino al 2017, da Firenze è partita l'occupazione delle sedi provinciali da parte dei dipendenti.
Protesta che si è estesa in tutta la Toscana e nel Paese.
Le conseguenze che si profilano appaiono di proporzioni enormi sia per l'incertezza sull'allocamento del personale (e l’eccedenza di circa 240 dipendenti per la Città Metropolitana e 20.000 in tutta Italia) che per il mantenimento, se non l’interruzione degli attuali servizi alla collettività.
La mancata definizione delle competenze tra enti e le case vuote creano una situazione di grande preoccupazione tra i dipendenti e, non sono sufficienti le rassicurazioni giunte in extremis dal governo.
Con la propaganda della semplificazione, in realtà si sono formati enti di autonominati e tolto il diritto ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti, ma i servizi da svolgere sul territorio e i bisogni sono rimasti tutti.
Con la scadenza a fine anno del contratto dei 5 dipendenti, attualmente in forza, è a rischio la continuità dell’attività della sala operativa della Protezione Civile e insieme i centri per l'impiego, la formazione professionale, la manutenzione delle strade, e delle scuole, le misure contro il dissesto idrogeologico, la tutela del suolo e dell'ambiente, i trasporti, per citare i più rilevanti. Si rischia di non poter più pagare luce e riscaldamento negli edifici scolastici.
Quindi, l'allarme lanciato dallo stato di agitazione dei dipendenti, in atto in questi giorni è tutt'altro che “ingiustificato” o “strumentale” come detto dal Sindaco e neanche un“colossale fraintendimento” come affermato dal Sottosegretario Bressa.
Questa riforma, frettolosa e raffazzonata, rischia di far sparire funzioni e servizi essenziali per i cittadini e di creare un default finanziario per molti enti.
Occorre che il Governo faccia un passo indietro e incontri urgentemente enti locali e parti sociali e lo stesso facciano Città metropolitana e Regione al fine di dare garanzie e tutele concrete a tutto il personale attualmente in forza, sia quello a tempo indeterminato che determinato”.
(fdr)