Il passaggio da tariffa a tassa per il pagamento dei rifiuti comporterà una revisione del regolamento comunale

Fabrizio Ricci risponde ai consiglieri SEL-FRS: "Situazione che si è verificata in tutti i Comuni italiani"

Il Presidente Fabrizio Ricci risponde ai consiglieri di SEL-FRS sull’utilizzo del suolo pubblico dopo manifestazioni e la pulizia del luogo. La mozione presentata dai consiglieri del gruppo SEL –FRS in Commissione Ambiente era troppo generica. Andava approfondita ed emendata in gran parte, tanto che in Commissione Ambiente, con il benestare anche dei proponenti si è convenuto di fare un percorso per arrivare ad una soluzione finale accettata da tutti. Preme far presente, comunque, che chiunque usufruisce del suolo pubblico deve lasciarlo pulito e libero da ogni genere di rifiuto o avvalendosi direttamente di Quadrifoglio, col quale contratta il prezzo, oppure con qualsiasi altro operatore che poi però dovrà portare i rifiuti a Quadrifoglio stesso. “Spiace – spiega il Presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Ricci – che il lavoro in Commissione non venga valorizzato. Abbiamo trattato la mozione con spirito costruttivo e cercato di approfondire e dare maggior valore ai temi trattati. C’è sempre stata piena disponibilità e sensibilità a trattare queste problematiche ambientali. I consiglieri di SEL-FRS fanno solo una sterile strumentalizzazione di un argomento che è ancora in itinere sia da un punto di vista di Commissione, sia da un punto di vista dell’amministrazione comunale (nuovo regolamento), e che non porta a nessun risultato positivo. Per quanto riguarda l’agevolazione per l’utilizzo del suolo pubblico da parte di gruppi e/o associazioni era sì previsto nel regolamento comunale ma questo è venuto meno, in scala nazionale, quando è passato da tariffa a tassa (Tari). Questa situazione si è verificata in tutti i Comuni italiani. Infatti abbiamo pagato la nuova imposta con l’F24 dove nel 2013 era previsto anche il contributo dei servizi indivisibili. Appena il Governo emanerà una normativa definitiva sarà cura del Comune di Firenze rielaborare un regolamento che possa prevedere questo tipo di problematica ma, in mancanza di ciò, non esula nessuno dal ripristinare lo status quo del suolo pubblico, pena sanzione”. (s.spa.)