Trascrizione matrimoni, Firenze Riparte a Sinistra: "Non vediamo applicata la nostra mozione approvata dal Consiglio Comunale per una vera trascrizione e una spinta per il riconoscimento pieno dei diritti"

"Bene migliorare il regolamento comunale ma non si ottiene un diritto in più congli inviti"

"Vorremmo evitare qualsiasi confusione: la nostra richiesta approvata in Consiglio Comunale era relativa all'estensione degli stessi diritti, non alla promozione di un registro già esistente dal 1998, di serie B, quello delle unioni civili, a cui le coppie sposate all'estero, anche dello stesso sesso, si potevano già iscrivere". Lo affermano i consiglieri Grassi e Trombi e la Consigliera Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra con SEL, FAS e PRC.

"Quello che noi vogliamo e che reputiamo non sia più prorogabile è che lo Stato riconosca pienamente la dignità e i diritti civili di chi ha fatto una scelta d'amore e di responsabilità. In questa ottica, quella che in molti reputano tuttora una forzatura legislativa e una decisione contra legem, (nonostante l'espressione anche della Procura di Udine che legittima la trascrizione e ritiene illegale la circolare del Ministro Alfano), era invece il miglior modo per equiparare i matrimoni e arrivare all'approvazione di una legislazione nazionale in tempi rapidi" hanno aggiunto i consiglieri di opposizione.
"Firenze non merita posizioni così arretrate e ha bisogno di una Giunta che sappia con coraggio ben rappresentare un desiderio di diritti e di libertà nella scelta che è propria della nostra comunità" hanno concluso Grassi, Trombi e Verdi.

(fdr)