Silvia Noferi (M5S): Prossima pubblicazione del bando della gara di appalto per i Musei Civici Fiorentini
In estrema sintesi le richieste delle minoranze a tutela dei lavoratori che attualmente prestano servizio all’interno dei Musei, consistevano nella presenza della “clausola sociale”, una clausola cioè - spiega la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi - che prevede il reimpiego dei lavoratori del precedente appalto.
Dato che questo appalto comprenderà la gestione anche di due nuovi musei, il museo Novecento e il museo degli Scavi Archeologici di Palazzo Vecchio, si chiedeva anche di aumentare il monte ore di quei lavoratori attualmente a part-time attraverso un meccanismo di turn-over al 50%.
Inizialmente la disponibilità dell’assessore e della maggioranza ha coinvolto i consiglieri di opposizione in modo propositivo al fine di scongiurare il ripetersi di situazioni difficili (ndr. Vedi appalto biblioteche e archivi), poi tutto si è infranto nello scoglio della limitazione legislativa in materia di appalti.
La cosa che lascia più perplessi è la modalità di come si è proceduto all’elaborazione del bando da parte degli uffici tecnici: per ben due volte ci siamo trovati in commissione a giochi fatti, con il bando “già in fase di pubblicazione” e senza poterne avere una copia.
La sottoscritta - prosegue Silvia Noferi - insieme alla collega Donella Verdi di “Firenze riparte a Sinistra” e Luca Milani del PD, hanno fatto mettere a verbale la richiesta di interrompere la pubblicazione del bando in attesa di poter visionare il testo, il parere scritto dell’Avvocatura che dice di non poter inserire detta Clausola sociale e di poter incontrare la dirigente del servizio contratti e appalti.
Risulta comunque sempre più chiara la necessità di avere una Legge Nazionale che disciplini questo specifico settore degli appalti pubblici, dove a fare le spese dei ribassi d’asta sono sempre i lavoratori.
La sottoscritta ha proposto anche alla commissione di farsi promotrice di un’interpellanza presso il Governo per poter sollevare ufficialmente il problema e richiedere l’emanazione di una legge apposita, ma il problema per il momento rimane: 113 lavoratori che,se va bene, continueranno ad essere assuntia part-time con stipendi bassissimi, se va male, rimarranno senza un lavoro, perchéil vincitore dell’appalto non è obbligato a riassumerli.
Altro problema, ancora più grave, è quello degli otto lavoratori impiegati nelle biglietterie. Di questi, non si sa ancora niente, non rientrano nel bando “quasi emesso”, né si prevede di farne uno specifico, viene ventilato che forse rientreranno nell’assegnazione diretta al MUSE ma forse non tutti.
Anche se nel bando - prosegue Silvia Noferi del M5S - sono stati inseriti una serie di meccanismi premiali per chi dichiara di reimpiegare i lavoratori e l’indicazione di riferimento del contratto Multiservizi (che contiene al suo interno la clausola sociale), la certezza è che anche per i lavoratori dei Musei Civici Fiorentini si aprirà una lunga stagione di battaglie e preoccupazioni.
Il compito di chi governa, a tutti i livelli, è quello di prendersi responsabilità in situazioni difficili, pensare solo a proteggere la propria penna impedisce di mettere la firma su iniziative in cui serve coraggio e determinazione.
Il risultato- conclude Silvia Noferi - dopo tutte queste trattative è insoddisfacente, il bando verrà emesso senza tutele certe per i lavoratori.
(s.spa.)