Miriam Amato (M5S): "Meno Slogan e maggiore partecipazione dei cittadini nelle scelte per la nostra città"
In Consiglio comunale, presentazione dello statuto della città metropolitana, una grande opportunità, peccato che, ad oggi, non si conoscono le funzioni, i finanziamenti e gli altri aspetti determinanti: l’unica certezza è la mancanza di democrazia.
In commissione Città metropolitana,all'audizione dell’Assessore Lepri, che si è occupato del bilancio nella vecchia Provincia, è stato illuminante sentire che si corre il rischio di non avere i fondi per far partire la Città metropolitana. Intanto si continua a parlare di opportunità, anche se si brancola nel buio. Ancora una volta slogan, si creano aspettative anche se non si conoscono le conseguenze.
Nei fatti abbiamo una città cantiere, con lavori che vanno a rilento e operai fantasmi in diversi quartieri. Come in via Torre degli Agli, Novoli quella che sotto il dominio Renzi Sindaco sarebbe dovuto essere il progetto pilota di edilizia popolare ad efficienza energetica, con materiale a filiera corta, pronto entro due anni, nei fatti si concretizza in un cantiere bloccato da mesi, in cui la demolizione delle vecchie abitazioni risulta essere stata conclusa solo nella scorsa primavera, che ad oggi non ha operai attivi, in cui si stanno risistemando le tubature, ma che non ha ancora appaltato la seconda fase dei lavori. Intanto già dal 2013, 60 famiglie sono stati allontanati dalla loro casa e ancora non è chiaro quando riusciranno ad averne un altra definitiva.
Mentre l’amministrazione svende il Patrimonio alla Cassa Depositi e Prestiti, dopo aste deserte e probabili ribassi i cittadini perdono palazzo Vivarelli Colonna, vorrei ricordare che i beni immobiliari non appartengono a loro ma ai cittadini, alle future generazioni.
La gestione del territorio predilige il bene di pochi contro l’interesse di molti, così avremo un aeroporto che, da quanto si legge dai dati forniti da ENAC e ENAV con una pista bidirezionale,con numerosi voli che sorvoleranno Firenze, che fa ricadere in zone di rischio il nuovo stadio, che quindi non può essere costruito e la Scuola Marescialli. Ma non solo, nel Codice di Navigazione,precisamente negli articoli: 707, sono specificate le zone soggette a limitazioni, inerenti i pericoli per la navigazione stessa, nel 711, si fa riferimento al pericolo legato alla fauna selvatica, nel 714, abbattimento degli ostacoli ed eliminazione dei pericoli, con onere per il proprietario dell’opera che costituisce ostacolo, nel 715 troviamo l’impatto di rischio, nel 716 l’inquinamento acustico.
Innumerevoli elementi a supporto della follia di ampliare la pista, qualsiasi sia la sua lunghezza finale. In una zona (sic) in cui si trova un polo scientifico di notevole importanza internazionale. Il tutto per un aeroporto che non serve, essendoci Pisa a pochi chilometri, che richiede finanziamenti pubblici per Adf, che non ha nulla di pubblico, ma a cui arriveranno i finanziamenti.
Mentre ville medicee, come la Villa del Poggio Imperiale, vengono lasciate al degrado, visto le scritte che da mesi sono presenti sui muri della Cappella della SS. Annunziata.
Una città in cui la povertà porta la gente ad occupare le case, per garantirsi un tetto e a crearsi un lavoro, come nei parcheggi delle strutture ospedaliere, che per quanto criticabili sono dettati da esigenze concrete, dal ripararsi delle intemperie a garantirsi un pasto caldo.
Una città mal gestita, con cantieri e progetti incerti, come il nuovo ponte sul Mugnone, torrente a rischio esondazione, a detta dell’Autorità di Bacino, che già negli anni ha dimostrato come il rischio si può concretizzare in fuoriuscite dai margini. Si avrà un ponte a 4 corsie, alto come la precedente passerella, che non può scongiurare il rischio di diventare un ingorgo per la piena.
Cosa aggiungere? Questi sono solo gli interventi di oggi,possiamo continuare a sensibilizzare i cittadini sui rischi di una gestione simile, in cui i progetti hanno innumerevoli criticità, invito il Sindaco ad un incontro pubblico sull’aeroporto per avere risposte concrete ai nostri quesiti, per ascoltare i cittadini e fornire delle informazioni complete. (s.spa.)