Città metropolitana, Scaletti: "Si comincia senza la definizione di funzioni e finanziamenti"
Questo l'intervento della consigliera Cristina Scaletti (La Firenze viva) in Consiglio Comunale a Firenze sul dibattito inerente la Città Metropolitana:
"Fra quindici giorni si insedierà ufficialmente il governo de ‘La città metropolitana’, ma si costituirà senza la definizione di due cardini fondamentali: le funzioni e i finanziamenti. Sono due presupposti fondamentali quando si va a costituire nuovi organismi istituzionali. Senza chiarezza sulle funzioni e la capacità di finanziarle, è difficile immaginare un qualche ruolo nell’azione amministrativa e di coordinamento del nuovo ente chiamato a sostituire la vecchia Provincia.
A questo si collega un’ altra preoccupazione: il miglior utilizzo dei finanziamenti europei. Nella lettera che inviò all’Italia all’indomani della bozza dell’accordo di partenariato, la Commissione Europea metteva in guardia il nostro Paese: i 40 miliardi che le spetterebbero in base agli accordi di partenariato, sarebbero in pericolo per più di un motivo, fra i quali anche l’incapacità del governo italiano di strutturare una proposta seria per quanto riguarda proprio le Città Metropolitane. Troppa confusione e sovrapposizione fra le deleghe regionali, nazionali e delle costituende città metropolitane, osservava la Commissione Europea.
E come emerge anche dalle preoccupazioni espresse dal sindaco Nardella, che dal 1° gennaio assumerà la piena responsabilità amministrativa e politica della nuova Città Metropolitana, ancora oggi queste incertezze permangono tutte. Incertezza sulle deleghe e incertezza sulle funzioni. Questioni che dovevano essere valutate e risolta a monte del varo della riforma. Non si mette in piedi una struttura del genere senza prima aver sciolto questi nodi. E’ così che si rischia di mettere a serio repentaglio la possibilità di ottenere i finanziamenti europei.
Il Governo, che pure voleva sancire la fine delle province e la nascita delle città metropolitane, in questo modo le priva dei finanziamenti necessari per le eventuali funzioni e per i dipendenti e non offre garanzie sui presupposti necessari per ottenere i finanziamenti europei. Per forza il sindaco Nardella è preoccupato, ma ancora di più lo siamo noi cittadini di fronte a così poca chiarezza e scarsa determinazione.
I cittadini avrebbero bisogno di risposte: non possono più eleggere direttamente gli organi di governo delle Città Metropolitane e al tempo stesso sono tenuti all’oscuro delle prospettive e delle deleghe determinanti per la vita civile, sociale ed economica dei nostri territori: strade, scuole e formazione. Insomma, per tutto quello che la Città Metropolitana dovrebbe andare a decidere e governare".
(fdr)